DOMENICA – biglietto da visita di GODOT

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La prima volta che vidi Donato Barbato, in arte Godot, suonare, fu per puro caso.
Localino al centro storico di Napoli, ambiente raccolto, si esibiva Giacomo Palombino (LePuc) ed io ero lì per un report. Quando Giacomo lo chiamò sul palco per suonare un pezzo insieme e lo vidi, mi colpii immediatamente: camicetta sistemata, sorriso un po’ imbarazzato, occhiale tondo e chitarra in braccio.
Capii subito che c’era un mondo da scoprire dietro tutto questo e più lui suonava più il suo talento diventava palese.
Ho avuto modo di conoscere Donato un po’ meglio e si può dire che ho in piccola parte vissuto la sua evoluzione ed il suo estro creativo che, oggi, lo hanno portato al trampolino di lancio con la produzione del primo pezzo “Domenica”.
Classe 1985, laureato in giurisprudenza, oltre agli atti di citazione, ha una grande passione per la scrittura che manifesta non solo in campo musicale ma anche editoriale.
Si ispira più di tutti a Rino Gaetano, ma anche alla musica oltre oceano come Dylan, Lennon e Cat Stevens.
Godot è sostanzialmente un progetto dalla gestazione confusa, costruita nel tempo e palesata a piccoli sorsi, per poi esplodere quest’anno con numerose partecipazioni a vari festival e collaborazioni, ultima il Pozzuoli Folk Fest 2016.
Un pezzo, “Domenica”, che rifiuta l’immobilismo.. come dice sulla sua pagina Facebook “La domenica è il giorno della consapevolezza. La domenica è l’emblema del riposo. La domenica è un pretesto per stare in pace con se stessi“.

Buon ascolto!

 

Informazioni su Fiorella Todisco 56 articoli
Classe '92, laureata in giurisprudenza alla Federico II di Napoli. Ama il diritto, la letteratura, la scrittura, la musica e prova a fare di tutto un po'.