IL DILUVIO – Esce il 27 Gennaio 2017 “IL DILUVIO”. Il 10 Gennaio anteprima live al Lio Bar di Brescia, official release party

IL DILUVIO“Il Diluvio”

Il 27 gennaio 2017 esce in Cd e digitale “IL DILUVIO”, prima prova discografica omonima della formazione bresciana (distr. digitale Artist Firts Digital – distr. fisica Self – promo. IndieBox Music / preorder dal 20 gennaio). Il disco sarà presentato in anteprima live il 10 gennaio dal palco del Lio Bar di Brescia. Inizio live ore 22.00, in apertura la formazione bergamasca Seraphins.
“Il Diluvio” è un lavoro urgente e spontaneo, che ha preso forma dalle infinite jam in sala prove e che racchiude dentro di sé le diverse anime della band, che sin da subito ha sentito forte l’esigenza di esprimersi con brani inediti. L’incrocio dei background e delle diverse sensibilità dei componenti, la comune attitudine indie rock, hanno dato vita a un immaginario sonoro intrigante ed ipnotico dai toni chiaroscuri, che disegna scenari sospesi e suggerisce atmosfere dilatate, fuori dal tempo e dallo spazio.

Gli elementi mischiati insieme tracciano labili confini tra luci e ombre, dando vita a cinque episodi di grande impatto emotivo, caratterizzati da una estrema cura dei particolari, da un songwriting intelligente e maturo.

Fusione ideale di influenze tra le più disparate (dai Radiohead agli Editors, dai Pink Floyd all’universo Bowie-iano ai Death Cab for Cutie), “Il Diluvio” ricama splendide armonie, espressive ed eleganti.

Il Diluvio sono Omar Khrisat (chitarra acustica), Simone Bettinzoli (chitarra elettrica/voce), Alessandro Serioli (tastiera/voce) e Piero Bassini (batteria).


TRACK BY TRACK.

“Il Diluvio” parte dalla luna o meglio dall’illusione di poterla raggiungere. “Get to the Moon” introduce il mood spaziale di “Apollo 1”, brano tributo alla celeberrima tragedia che coinvolse i tre astronauti della missione omonima, metafora di impotenza, rappresentazione dell’essere in trappola.

“Get to the moon trapped here in my capsule
With two men loyal to their flag
We got fire in the cockpit”

“Rain” racconta le paure che sorgono quando ci si misura con il proprio “Io”. Storie di strade prese, di occasioni perse e di rimpianti. Scelte che impongono il confronto con i propri obiettivi, con i propri limiti e con le proprie capacità.

“So I can feel the rain falling on my skin
And my tears flow away with the mistakes that I’ve done,
everything is clear and shines my light within,
I look up to the sky and finally here’s the sun!”

“Facebroke” è l’alienazione tecnologica. Vite virtuali perfette, create a regola d’arte, diventano dimensione parallela di esistenze fisiche poco vissute: amici, esperienze, incontri, che inevitabilmente, rimarranno compressi entro i confini di uno schermo.

“Followed by your followers’ life,
Blindly trusting every unbelievable lie,
You feel like you own the World,
But you don’t know anything on Earth outside of your Home”

“Il Diluvio” si chiude su una spiaggia che volge lo sguardo all’apparente infinito disegnato dall’oceano. “Lullaby” è un rapporto incrinato, forse ormai irrimediabilmente, dalla distanza. Sono aspettative e illusioni che iniziamo a vacillare, sono storie di amori che si perdono nella sabbia.
“Sing along with me the lullaby
That I wrote for you
into the darkness
You flew towards the sun and you forgot the colour of my choice
Waiting for something”

Che vi trovate in una metropoli trafficata o nel più remoto paese della provincia, queste canzoni vi porteranno via con loro in un altrove ricco di sfumature.

Il Diluvio è pronto a manifestarsi, scenderà la tanto attesa pioggia.

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