“ME+1”: emozioni e buona musica nell’album di Veivecura

Tracklist:

1 – What we were in our Past Life

2 – Mirage

3 – Kill Kids (take me away)

4 – Daylight

5 – You Don’t

6 – Spark 90’s

7 – Fire Doors

8 – Bad Animals

9 – Cynic cynic

10 – Too Late

11 – Sleepwalkers

12 – See you in the Next Life

 

 VeiveCura, il progetto di Davide Iacono, nasce in Sicilia nel 2010.

Da subito Davide inizia a calcare i palchi di mezza Europa, riuscendo così a  incrociare durante il proprio cammino artisti nazionali ed internazionali del calibro di Justin Vernon (Bon Iver/Volcano Choir), Olafur Arnalds, Franco Battiato, Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Basile, Umberto Giardini, Paolo Benvegnù.

Col tempo il progetto solistico si è arricchito grazie all’arrivo dei polistrumentisti Salvo Scucces, Salvo Puma e del batterista Milo Isgrò. Nel 2014 il terzo album “Goodmorning Utopia”, ottiene il consenso di pubblico e critica grazie all’utilizzo di atmosfere dream-pop e un sound maturo. VeiveCura nel 2015 entra nella classifica dei dieci Best Live e Davide vince il premio di miglior Musicista Live secondo KeepOn (circuito live club italiani).

L’attesissimo quarto lavoro in studio “ME+1” è in uscita il 27 gennaio prodotto da Rocketta Records in collaborazione col musicista siciliano Paolo Mei e Raimondo Ferraro.

 

«Ho iniziato a studiare pianoforte da bambino ma poi ho deciso di passare alla batteria – racconta Iacono – anche se il pianoforte è diventato lo strumento di creazione della mia musica».

 

Su disco il suono del piano viene sostituito da quello di tastiere e synth, capaci al meglio di rendere l’atmosfera dei pezzi: talvolta sognante ed eterea altre volte divertente e “pop”. Quest’ultimo aspetto è presente nel pezzo e nel videoclip del singolo “Kill Kids (Take me away)“, un vero e proprio tuffo negli anni ’80 a prova di lacrimuccia per i nostalgici di quegli anni, quando le serie tv erano motivo di gioco (e non solo di videogioco) per i bambini. Il video è  curato nei minimi particolari; sono anni ‘80 tutti gli oggetti e gli elettrodomestici: copridivano, foto vintage, abbigliamento, apparecchi radiofonici e tubo catodico, tutte immagini che raccontano una storia e fanno rivivere un’epoca. “Kill Kids (Take me away)” non è tuttavia solo un bel video: rappresenta il lato più scanzonato e divertente di Davide, quello dell’eterno bambino che vuole giocare e divertirsi regalandoci un brano coinvolgente e ritmato, in cui il pop scanzonato si sposa con la world music, simbolo ciò che unisce, contamina, avvicina.

Altrove, atmosfere oniriche, dilatate, immaginifiche ci mostrano un altro lato di Davide da preferire magari quando ci si voglia abbandonare al sogno e alla malinconia. L’aspetto più interessante di Veivecura è proprio la capacità di far vivere nei suoi pezzi anime diverse, di saper mescolare il pop con il post rock, atmosfere dream pop con la world music.

Davide ama non definirsi cantante, tuttavia in quest’album i brani, anche quelli più dilatati ed espansi, sono cantati. La voce non è melodia ma accompagnamento: la capacità del canto di essere talvolta solo sussurro e di venir fuori quasi sempre dopo un intro strumentale lo rende capace di disegnare paesaggi sonori definiti e, altre volte, solo tratteggiati e fluidi. In alcuni passaggi l’avvicinamento al suono dei Sigur Ros è stato per me un vero e proprio sussulto dell’anima. Tuttavia, senza voler trovare per forza dei punti di contatto tra l’artista e i suoi riferimenti, quello che posso dire è che si tratta di un album ambizioso, raffinato, molto piacevole da ascoltare, dove il mescolarsi delle diverse anime ed espressioni sonore di Veivecura riescono a regalare emozioni e buona musica.

 

 

 

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