Giobbe Covatta al Festival delle Serre di Cerisano (CS) – L’Africa e la risata contagiosa

Parole di Massimiliano (Max) Orrico 
Foto Storia di Sonia Golemme

Nel mezzo del cammin di sua vita si ritrovò in una selva … nera, nera africana.
Sarebbe potuta cominciare così la narrazione del viaggio raccontatoci da Giobbe Covatta mercoledì 6 Settembre nello spazio dedicato al teatro in quel di Cerisano, comune poco distante da Cosenza, nel corso del ventiquattresimo Festival delle Serre.
Tra una rilettura dell’accompagnar di Virgilio ed una risata del pubblico che ha occupato ogni sedia disponibile e con un folto numero di spettatori perfino dietro, alle spalle del barbuto comico partenopeo, Covatta ridendo e scherzando smontava ogni luogo comune razzista coi suoi paragoni continui tra bianchi e neri, tra europei e africani, lanciando qualche simpatica invettiva qua e là a questo e quel politico.

Mangia figlio, pensa ai bambini del Biafra

…Ma il Biafra qualcuno sa dove sta? Ricordando ai presenti l’ignoranza che spesso si presume di non avere, ha puntato i fari sulla lotteria della vita, sul fatto che essere nati qua o là non è un premio o una condanna ma solo una botta di culo.

Che mo’ comincia il jazz

Così, prima e dopo aver fatto parlare un neonato in Italia ed un altro in Burundi con il suo solo girarsi a destra e a sinistra, saluta la gente tra applausi e risa e a testa bassa si incammina nel vicolo dietro la sua lavagna.

Informazioni su Redazione 3329 articoli
di +o- POP