A cura di Renata Rossi
Spirit Fest
Morr Music
Tracklist
Deja Vu
Rain Rain
Nambei
River River
Inklings
Hitori Matsuri
Shuti Man
To The Moon
Take Me Home
Mikan
L’autunno è la stagione triste per eccellenza, arriva il freddo e le giornate si accorciano; diventa necessario, quasi un toccasana, ascoltare musica capace di portare una ventata di buonumore e leggerezza. Con questo spirito bisogna avvicinarsi al disco degli Spirit Fest, gruppo nato grazie all’interesse di Markus Acher dei Notwist per il duo giapponese dei Tenniscoats, formato da Saya e da Takashi Ueno. All’album hanno preso parte anche Mat Fowler (Jam Money) e Cico Beck (Joasihno, Alla Input). Come raccontato da Markus, quasi tutto è stato registrato dal vivo e l’album è frutto dell’ unione di animi, del suonare e cantare insieme in una stanza con pianoforte, chitarre, percussioni, tastiere.
Gli Spirit Fest ci portano in un mondo dolce, ma non stucchevole, in cui a farla da padrone sono una serie di pezzi pop deliziosi. La voce di Saya è seducente e ammiccante, degna di una ragazza nipponica, sexy e ingenua allo stesso tempo. La stessa copertina dell’album è ricca di colori pastello e di disegni dai tratti semplici e infantili.
Deja Vu, apre il disco così, con una melodia piacevole e una voce che sussurra parole e accarezza l’ascoltatore. La malinconia pervade pezzi più intimi come River River ed è accompagnata da duetti sonori tra Saya e Markus (Rain Rain). Ogni brano è ben confezionato e riporta alla mente, talvolta, le sigle dei cartoni animati giapponesi che ci hanno fatto battere il cuore da bambini (Nambei, Hitori Matsuri).
Il risultato è piacevole anche nei brani strumentali in cui prevale l’ utilizzo di synth e tastiere (Inklings). Il pezzo più riuscito è Shuti Man, che procede in maniera ritmata e ricca di suoni, creando un sound che è una via di mezzo tra un gioco e una fiaba per bambini, una caramella pop da scartare e gustare con allegria…
Davvero KAWAII!
di +o- POP
