Com’è profondo il mare: Brunori interpreta le canzoni di Lucio Dalla

 

A cura di Renata Rossi

 

SETLIST

Com’è profondo il mare (Lucio Dalla)

Come è profondo il mare
Treno a vela
Il cucciolo Alfredo
Corso Buenos Aires
Disperato erotico stomp
Quale allegria
E non andar più via
Barcarola

Seconda parte

Come stai
Il giovane Mario

Con l’orchestra

La vita liquida
Sabato bestiale
L’uomo nero
Canzone contro la paura
La verità

 

13/12 – TAU Teatro Auditorium, Rende (CS)

Non è certo facile cimentarsi con Lucio Dalla, uno dei cantautori più grandi della musica italiana. La sua voce, la sua capacità interpretativa, la sua immensa personalità sono ineguagliabili per chiunque. Dalla ha inoltre una popolarità sconfinata, è stato e rimarrà per sempre nel cuore di tante persone che sono cresciute con i suoi brani.

Detto ciò è chiaro che Dario Brunori conosce tutto questo, e, nello spettacolo che propone, riesce ad affrontare le canzoni di Dalla nella maniera giusta, cercando di farle proprie senza stravolgerle né imitarle. In questo difficile compito si fa aiutare dal lavoro di Mirko Onofrio, musicista e membro della Brunori SAS, nella veste di arrangiatore dei pezzi di “Come è profondo il mare” . Il progetto risale al 2016: “Brunori canta Dalla” doveva infatti far parte di una rassegna di spettacoli al Castello Svevo di Cosenza salvo poi essere annulato a causa di un virus intestinale che colpì il cantante. Lo spettacolo è slittato fino allo scorso 12 ottobre, giorno in cui ha debuttato a Palermo nella Chiesa di Santa Maria dello Spasimo.

Il concerto è diviso in due parti: nella prima vengono proposti i brani di “Come è profondo il mare” nella seconda una selezione di quelli della Brunori SAS.

L’ordine dell’album è rispettato e Dario inizia cantando proprio “Come è profondo il mare”, capolavoro assoluto della musica italiana. L’album, probabilmente il più importante di Dalla, è il primo i cui testi sono stati scritti interamente dal cantante. La separazione artistica con Roversi, col quale aveva collaborato fino a quel momento, crea uno stacco e insieme un nuovo inizio della carriera artistica del cantante. Protagonista dell’album e della canzone che gli dà il titolo è il mare e l’immensità dei significati che stanno dietro a questa parola, luogo del corpo e dello spirito. L’album e soprattutto questo brano devono essere inseriti in un contesto storico difficile per l’Italia, quello di fine anni ’70, degli anni della lotta armata, degli anni in cui regna la confusione, la ribellione, la violenza. La canzone, dal testo ermetico e poetico, riesce a paragonare la profondità del mare a quella umana, il mutismo dei pesci a quello dell’uomo schiacciato e sottomesso a qualcosa o qualcuno; in un continuo crescendo musicale, intreccia storie personali e intime, il ritratto di un padre e la difficoltà e la voglia di volersi esprimere. Negli anni,  come spiega lo stesso Dario Brunori, “Come è profondo il mare” è diventata una delle canzoni simbolo di libertà di pensiero e d’espressione.

Dario e la sua band, composta da 11 elementi e diretta magistralmente da Mirko Onofrio, riescono nel compito di far rivivere l’immensità di questo e dei successivi brani dell’album reinterpretandolo in modo personale e coinvolgente. La simpatia e la verve di Dario spezzano un po’ la sacralità dello spettacolo nel solito modo congeniale al cantante cosentino. Non mancano infatti i saluti alla famiglia, i siparietti con Mammarella Sas e l’ironia sulla propria voce, che il cantante stesso sa di non poter paragonare a quella di Dalla.

Un’ovazione chiude la prima parte e, quando il cantante rientra è solo sul palco, voce e chitarra, pronto ad intonare Come stai, dedicata al padre scomparso seguita da Il giovane Mario. Il tempo di qualche battuta ironica e sul palco rientra la band che accompagna Dario nei brani estratti da “A casa tutto bene“, ultimo pluri-premiato album della Brunori SAS. Tra la sua gente Dario è libero di parlare il dialetto e di divertirsi con tanti dei suoi amici presenti; così, tra una canzone e l’altra, agli applausi si mischiano le urla e le risate spontanee di un pubblico che fa registrare sold-out in entrambe le date al TAU.

Canzone contro la paura e La verità chiudono uno spettacolo delicato e profondo reso però leggero e divertente dalla verve ironica di Dario Brunori, interprete sincero della nostra epoca di cui da sempre esplora i sentimenti più nascosti e difficili da esprimere.

 

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