Per un’ora da Ora – EsTemporaNeOrchestra @Teatro dell’Acquario di Cosenza

© Antonio Giocondo

a cura di Massimiliano (Max) Orrico

 

Sul palco e non solo:

 

  • Ernesto Orrico #voce
  • Mirko Onofrio #flauti
  • Alberto La Neve #saxtenore #multieffects
  • Francesco Caligiuri #saxbaritono #clarinettobasso
  • Giuseppe Oliveto #trombone #conchiglia
  • Mario Gallo #tuba
  • Carlo Cimino #contrabasso #pedals
  • Francesco Montebello #batteria
  • Massimo Garritano #chitarraelettrica #synth #liveelectronics

Art Work: Raffaele Cimino
Sound Engineer: Checco Pallone
Lights: Geppo Canonaco & Eros Leale
Video: Maria Furfaro
Supporto Tecnico: Fabrizio De Rose

 

Buio in sala, qualche ritardatario si appresta a prendere posto sulle poltroncine verdi, un pubblico curioso aspetta qualcosa che non sa, niente era annunciato e niente si poteva immaginare.

Il sipario si apre e man mano le luci lasciano intravedere una clessidra al centro del palco e poco dopo tutti intorno nove figuri con attrezzi davanti disposti a semicerchio attorno alla cassa su cui era retta la clessidra.

Silenzio.

Un uomo si avvicina e gira l’arnese cominciando a far cadere giù i granellini che segnano il tempo e “Questa sera si recita a soggetto”, l’invocazione di Pirandello dà lo start alla musica.

Gli otto musicisti partono col toccare, sfiorare, palpeggiare, baciare i propri strumenti facendo fuoriuscire note, rumori e altri suoni mischiati fra loro, a volte leggeri, altre volte pesanti quasi come un abbraccio che si stringe e piano piano con la giusta forza diventa amore.

© Antonio Giocondo

Una voce che dà vita alle parole fissate nelle pagine sfogliate dai libri adagiati lì; una voce che accompagna facendosi nono strumento musicale e che allo stesso momento pare suggerire ai fiati, al contrabbasso, alla batteria e alla chitarra un disegno che la musica va a colorare restituendo così in sala delle immagini sonore irripetibili.

Tutto ciò è avvenuto a Cosenza, il 17 Maggio al Teatro dell’Acquario, grazie all’idea di Manitù Records che ha messo insieme otto musicisti e un attore, che non si direbbe, ognuno all’oscuro dell’intenzione degli altri, in un’improvvisazione pura hanno stregato chi un venerdì sera ha scelto di passarlo a teatro.

E le sorprese non finiscono …

“Cos’era?

Quando non sai cos’è allora è jazz!” (cit.)

© Antonio Giocondo
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