[Intervista] Gli occhi degli altri – “Sonnambuli” Un inno post-adolescenziale tra rock alternativo e venature dreamy

© Vanessa Tomasin

A cura di Vanessa Tomasin

 

Gli Occhi degli Altri sono quattro ragazzi: Pietro, Stefano, Alessandro e Giorgio.
Vivono a Lecco e il loro nuovo singolo intitolato ‘’Sonnambuli’’ è uscito il 20 marzo. Li abbiamo incontrati per capire meglio come è nato questo singolo e chi si cela dietro i Sonnambuli nella vita di tutti i giorni.

Come nasce ‘’Sonnambuli’’ e come si è svolta la sua realizzazione?

(Risponde Pietro)

<< Sonnambuli nasce a quattro mani condensando al suo interno una parte di ciascuno di noi. E’ stato uno dei primi pezzi scritti dopo l’ultimo disco ‘’Non ci Annoieremo Mai’’ (2018) e uno di quelli al quale ci siamo subito affezionati.

Il brano è stato prodotta da Matteo Cantaluppi insieme a Matteo Sandri presso il Mono studio di Milano, dove, senza stravolgere l’arrangiamento di quello che era il provino iniziale, abbiamo fatto un lavoro più concentrato sui suoni cercando tramite questi di arricchire il brano.

L’atmosfera nella quale si sono svolte le registrazioni è stata sicuramente d’aiuto all’impronta che poi è diventata quella di Sonnambuli. Una situazione molto diversa per alcuni versi da quella alla quale siamo abituati vivendo in provincia; la frenesia di Milano e i suoi continui stimoli hanno influito sul brano e sul modo di vivere le registrazioni, così come il modo di relazionarsi con noi di Matteo e la sua incredibile esperienza, con una carica ed un energia nuova. >>

 

Sonnambuli è stata definita un inno post adolescenziale, cosa significa questo per voi?

(Risponde Stefano)

<< “Post-adolescente” è una parola che abbiamo scelto per cercare di dare un nome alla fase attuale delle nostre vite, ma che più in generale può identificare quella fase che va dai 20 fino ai 30 anni.

Se è vero che “Ogni adolescenza coincide con la guerra”,  la nostra post-adolescenza coincide con la tregua.

A prima vista non è cambiato molto. I casini sono sempre li, ci vestiamo ancora come quando eravamo alle superiori e siamo fondamentalmente dei cazzoni.

La differenza è che ora non lottiamo più “contro il mondo degli adulti”, ma in qualche modo ci stiamo venendo a patti: quei vestiti ora ce lì dobbiamo pagare da soli e ognuno di noi a suo modo inizia a farsi i suoi progetti di vita, senza rinunciare alla musica… e a fare i cazzoni ovviamente.

Una cosa particolare di cui ci siamo accorti è che ora ci esaltiamo molto e ci viene l’effetto nostalgia per tutti quegli oggetti e quelle cose anni 2000 che erano tipiche della nostra infanzia, tipo la PlayStation 1, il Bayblade o il lettore MP3.

Dal punto di vista musicale tutto questo calderone post-adolescente si è trasmesso con la ricerca di suoni nuovi e forse di più serenità nelle canzoni. >>

© Vanessa Tomasin

Chi sono i Sonnambuli nella vita di tutti i giorni? Voi lo siete?

(Risponde Alessandro)

<< I Sonnambuli sono tutti quelli che non dormono la notte prima di un esame, che aspettano di ricevere un messaggio prima di andare a dormire che puntualmente non arriva mai, quelli che si guardano una serie intera in una notte o che non dormono aspettando qualcosa o qualcuno. I Sonnambuli sono quelli che a prescindere dal giorno e dalla notte aspettano qualcosa in continuazione che non sanno neanche se arriverà.

Noi sì, lo siamo. Siamo  Sonnambuli quando guidiamo alle 5 di mattina al ritorno da un concerto, quando si sta svegli di notte a scrivere un testo o a giocare alla play station. >>

 

Cosa ci dobbiamo aspettare e allo stesso tempo cosa vi aspettate da sonnambuli?

(Risponde Giorgio)

Cosa vi dovete aspettare? Eh… Diciamo che sonnambuli non è stata pensata e scritta con un obbiettivo ben preciso o studiato a tavolino, come del resto tutte le nostre canzoni. Nascono in modo molto spontaneo in sala prova, da una frase detta a metà o dal vissuto di uno di noi.

Per noi è stata una situazione nuova questa in quanto per la prima volta nella nostra ‘’storia’’ avevamo un singolo pronto senza un album nel quale farlo uscire e questo è stato in un certo senso una prova di cambio di direzione. Se questa novità piacerà non escludiamo che ci potrà essere un seguito sul fronte singoli.

Cosa ci aspettiamo noi? Noi non ci aspettiamo molto in realtà, proprio perché Sonnambuli è nata in modo così spontaneo non le abbiamo dato un obiettivo. La speranza è quella che ovviamente possa piacere a chi la ascolterà, senza avere la presunzione di fare ascolti da record o quant’altro, solo mettendola a disposizione sulle varie piattaforme per far sì che chiunque voglia possa ascoltarla ed essere anche lui un po’ Sonnambulo.

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