Sorority Noise: nuova vita oltre l’Emo

Tracklist

1. “No Halo” 2:50
2. “A Portrait Of” 3:30
3. “First Letter from St. Sean” 3:06
4. “A Better Sun” 3:16
5. “Disappeared” 2:50
6. “Car” 2:05
7. “Where Are You?” 3:00
8. “Second Letter from St. Julien” 3:26
9. “Leave the Fan On” 4:44
10. “New Room” 1:56

I Sorority Noise, da Hartford, Connecticut, tornano con il terzo album in studio “You’re Not As_____As You Think“, distribuito in Italia da Goodfellas e, per dirla molto semplicemente, tirano fuori il disco che non ti aspetti.
Oscuro e lirico, l’ultimo lavoro della band di Cameron Boucher va ben oltre l’universo Emo in cui i Sorority Noise erano stati catalogati all’inizio della loro carriera. Certo, direte voi, le tematiche affrontate in fondo non si discostano tanto da quella cupa e triste malinconia di fondo che caratterizza da sempre il genere Emo, ma il fatto è proprio questo: riuscire ad andare oltre quello che è diventato negli anni un clichè abusato, senza rinnegarlo, trasforma un possibile punto debole in un punto di forza.

When your best friend dies and your next friend dies
And your best friend’s friend takes his life

You’re Not As_____As You Think è un disco che parla di morte e questa cosa, detta così, potrebbe indurvi a pensare a un lavoro funereo e strappalacrime. Niente di più sbagliato, perchè la band americana riesce a realizzare un lavoro in cui si alternano parti più lente e altre più rabbiose, arpeggi leggeri e scariche rock, anche nello stesso brano. Il risultato finale è godibile e compiuto, segno di un lavoro maturo e minuzioso, anche a livello produttivo, con uno scatto verso una musica più autoriale e distante dal vortice emozional-emotivo post adolescenziale dei precedenti lavori.
Il primo singolo “No Halo” spicca per energia e incisività, e assieme alle cavalcate elettriche di “A Portait Of“, in cui sono forti gli echi della “Popular” dei Nada Surf, e alla dolce ma oscura “First letter from St. Sean”, costituiscono gli episodi migliori di un disco che fa dell’onestà e della sensibilità nella scrittura (come faresti altrimenti a parlare delle tue tendenze suicide?) il proprio manifesto artistico.