DAVIDE SHORTY, cittadino di “nessun mondo”, al Biko di Milano con lo Straniero Tour

Photo Credits: Simona Luchini

Ieri, 29 aprile, al Biko di Milano, Davide Shorty ha presentato “Straniero”, il suo primo album solista pubblicato ad un anno di distanza dalla partecipazione ad X-Factor, che gli ha consentito di farsi conoscere dal grande pubblico.

Insieme a Davide Shorty alla voce e agli effetti, il pianista Claudio Guarcello alle tastiere, Emanuele Triglia al basso, Alessandro Donadei alla chitarra e Davide Savarese alla batteria e ai cori.

“Straniero” è un album che unisce il classico e il moderno, dove le indiscusse qualità canore di Davide Shorty vengono esaltate da ricercate sonorità tra l’hip hop, il soul, il funk e il jazz. Un album dal sound internazionale con testi figli della grande tradizione cantautorale italiana. Un lavoro ricco di collaborazioni importanti: Daniele Silvestri e la sua band, la neo soul band romana ThrowBack, il rapper Tormento (ex leader dei Sottotono) e la stella del rap underground Johnny Marsiglia.

Davide Shorty ha composto e prodotto i brani del disco in prima persona con la collaborazione del tastierista Claudio Guarcello e del chitarrista Alessandro La Barbera dei Retrospective For Love, e si è avvalso di un vasto team di musicisti: Karme Caruso e Alessandro Pollio alle tastiere, Alessandro “Concerto” Donadei alle chitarre, Emanuele Triglia al basso, Davide Savarese alla batteria, il producer Nebbia ai synth, Alessandro Presti alla tromba, Sebastiano Ragusa al sax.

L’indipendenza artistica ottenuta con la sua nuova etichetta Macro Beats è stata necessaria per realizzare ed essere pienamente soddisfatto di “Straniero”, un album personale e sentito in cui Davide Shorty ha voluto parlare non solo a se stesso, ma ad una intera generazione che si sente “straniera”, isolata ed emarginata in un mondo pieno di divisioni:

“Sono un fiero cittadino del mondo, dedito alla ricerca e alla celebrazione della diversità in quanto chiave della bellezza degli esseri umani. Mi sono sentito per assurdo straniero nel mio paese, e adesso lo sono di fatto in una città come Londra che però mi ha dato la possibilità di crescere a contatto con una dimensione multiculturale. Come diceva Nina Simone, gli artisti hanno il dovere di rispecchiare i tempi che vivono, ed é proprio questo il mio obiettivo”.

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