Mòn, un esordio che fa ben sperare

 

I Mòn, gruppo italianissimo composto da cinque giovani ragazzi romani, muovono i primi passi nel marzo 2014.
Nato inizialmente come progetto indie-folk, presto si spinge nella ricerca di orizzonti non ancora intrapresi: l’utilizzo dei synth rende la loro musica giustamente attenta, visto la giovane età, ai suoni più moderni e attuali.
La fusione di mondi musicali diversi, dà un equilibrio alla band che si pone nell’universo musicale in maniera interessante ed elegante, utilizzando timbri intimi e insieme aperti, ritmi sofferti e nello stesso tempo sostenuti e ballabili.
Il risultato di questo lavoro è “Zama”, album uscito per Urtovox il 12 maggio, un insieme di suoni e colori capaci di dipingere una tavolozza armoniosa e variopinta, rendendo questo esordio più che una semplice promessa per il futuro, una dimostrazione di capacità e maturità.

 

 

In ogni pezzo è presente una matrice post-rock con tocchi psichedelici, un chiaro sound pop-rock e il giusto corpo e compattezza dati da chitarra, basso e batteria.
Il singolo “Lungs”, che ci fa compagnia da febbraio, è un gioiellino adorabile, un pezzo alt-pop ben confezionato, in cui tutte le influenze già citate, suoni dal mondo, chitarre deliziose sono lì presenti e fanno venir voglia di ascoltare il resto del disco.
Qua e là “Zama” riporta la mente a band nordiche di un certo spessore, così da avvicinare i “Mòn” a una sorta di “giovani Sigur Rós, solo meno eterei e con i piedi ben piantati a terra. Se il secondo brano “Alma” continua sulla dolcezza del primo, uno degli episodi migliori è da ricercare in un brano pop-rock, “The Flock”, che viaggia su atmosfere dream pop per poi imbattersi in un ritornello accattivante che entra nella testa senza più uscirne, e che si muove sul gioco di voci (quelle di Rocco Zilli e di Carlotta Deiana) e sui cambi ritmici. Buoni episodi sono presenti anche in “Fluorescence” e in “Fragments” che mostrano delle sonorità internazionali tali da non sfigurare in una radio inglese.
Da sottolineare l’ottima prova di Marco Brancato, regista e animatore del video di “Lungs”. È capace, con le immagini e i disegni, di rendere al meglio l’atmosfera sognante e immaginifica del pezzo.
La scelta dell’elefante nel video fa riferimento alla battaglia di Zama (da qui il titolo dell’album), alla seconda guerra punica in cui i romani dovettero combattere contro gli elefanti dei cartaginesi.
Il suono ambizioso ed elegante dei Mòn che si spinge ben oltre i confini italici, ha destato l’interesse di molti festival che nel corso della prossima stagione estiva li hanno voluti nel loro cartellone. Dopo la buona partenza del 13 maggio al Monk di Roma, queste le altre date del tour curato da Eretico Booking in continuo aggiornamento.

24 GIUGNO @ CRACK! Festival, Forte Prenestino, Roma13 LUGLIO @ Sonic Town, Putignano [tbc]

22 LUGLIO @ Soundproof Festival, Benevento

04 AGOSTO @ NIM – Nuove Impressioni Festival, Alcamo (TP)

05 AGOSTO @ Pas de Trai fest, San Fratello (ME)

08 AGOSTO @ San Lorenzo Giovani, Attigliano (TR)

Settembre @Beat Festival, Empoli [tbc]

 

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