Più o Meno Natale, 16 Dicembre: Foo Fighters – Concrete and Gold

A cura di Paolo Cunico

Durante l’anno ci siamo occupati molto poco di recensire dischi al di fuori di quelli nostrani e non volevamo chiudere il 2017 così. Vogliamo quindi proporvi una sorta di calendario dell’avvento dove ogni giorno vi regaliamo una breve recensione di un disco straniero uscito quest’anno descrivendo anche a chi potreste regalarlo.
Questa non vuole essere una classifica e non vuole nemmeno essere un’opera omnia su quanto uscito quest’anno, sono solo un po’ dischi che ci sono piaciuti e che vogliamo condividere con voi!

16 Dicembre: Foo Fighters – Concrete and Gold

  1. T-Shirt
  2. Run
  3. Make It Right
  4. The Sky Is a Neighborhood
  5. La Dee Da
  6. Dirty Water
  7. Arrows
  8. Happy Ever After (Zero Hour)
  9. Sunday Rain
  10. The Line
  11. Concrete and Gold

A tre anni di distanza da Sonic Highways, i Foo Fighters, tornano a ruggire con il loro nono album in studio, Concrete and Gold. Un disco che non si discosta dai canoni stilistici storici della  band, ma che si contraddistingue per la consueta qualità dei lavori della band americana.

Dopo T-Shirt, intro a metà fra il pezzo acustico che suona come se fosse suonato in un locale semivuoto pieno di fumo e un epico frastuono fatto di bacchette massacrate sui piatti della batteria, si entra nel vivo con Run, pezzo che fa subito voglia di comprare i biglietti per il concerto di Dave Grohl e soci: una cannonata.
La batteria galoppa, le vigorose chitarre distorte e le urla di Dave Grohl fanno il resto: un’esplosione d’energia in stile Foo Fighters che non stanca mai.

L’assenza di una pausa fra Run Make it Right è un’idea geniale perché mantiene altissima la tensione nervosa, portandomi inevitabilmente a voler ascoltare questo album dall’inizio alla fine. Questo pezzo è meno aggressivo del precedente ma è sicuramente più sensuale, con un tocco retrò dato sia dal suono che delle chitarre sia da una specie di organetto che compare ripetendo lo stesso accordo in maniera instancabile per quasi tutta la canzone.

The Sky Is A Neighborhood, oltre a mostrare la voce di Dave Grohl in tutta la splendida ferocia, mostra tutti gli elementi nuovi che i Foo Fighters hanno portato in questo disco. Dopo il lavoro fatto dalla band con Sonic Highways, lavorando in diversi studi americani con diversi musicisti e produttori per portare un po’ di storia della musica USA nel loro disco, in Concrete and Gold si riesce a percepire la ricerca di un tocco rètro al disco. Non è un abbassamento della qualità del suono ma ci sono piccole chicche qua e la che ricordano il passato: la chitarra un po’ più blues, la voce che a volte si registrata lontana, l’organetto citato prima, il coro quasi gospel che conferiscono una sensazione vintage ma anche credibilità al disco.

I Foo Fighters sono una band autentica, vera, senza compromessi. Ad ogni album martellano senza pietà le nostre orecchie riuscendo sempre a darci un motivo per ascoltarli. Sono i leoni della savana della musica, senza se e senza ma. Magari non si è più innamorati di loro come quando uscì il video di The Pretender, ma semplicemente ogni tanto si ha bisogno di ascoltare canzoni come La Dee Da, e per fortuna che ci sono i Foo Fighters a scriverle.

 

 

Un regalo perfetto per…

Beh i Foo Fighters, per un motivo o per l’altro, li conoscono tutti, quindi è difficile sorprendere qualcuno con questo disco. Però di sicuro la  persona ideale a cui regalarlo è senza dubbio un fan che li ha persi di vista, che non se li fila più molto e che così saprà che i Foo Fighters ci sono sempre, come un vecchio amico, che anche se non lo vedete da tanto tempo trova sempre il tempo di bere una birra in vostra compagnia.

 

Informazioni su Paolo Cunico 71 articoli
Nato sotto la stella dei Radiohead e di mani pulite in una provincia dove qualcuno sostiene di essere stato, in una vita passata, una motosega.