[Recensioni] Schegge: l’atteso album di Giorgio Poi

ph. Ilaria Magliocchetti Lombi

Giorgio Poi 

Schegge

Bomba Dischi/Sony Music

 

A cura di Renata Rossi

 

Tracklist

Giochi di gambe
Nelle tue piscine
Uomini contro insetti
Non c’è vita sopra i 3000 kelvin
Les jeux sont faits
Schegge
Tutta la terra finisce in mare
Un aggettivo, un verbo, una parola
Delle barche e i transatlantici

 

Il 2 maggio è uscito, per Bomba Dischi/Sony Music, Schegge, l’atteso album di Giorgio Poi, il quarto della sua discografia.

Se col disco precedente, Gommapiuma, Giorgio Poi si era posto come uno degli artisti più interessanti e sensibili della sua generazione, Schegge è la consacrazione del cantante, il manifesto delle sue capacità cantautorali e della sua personalità artistica.

Mi piace sentirmi esploso, sprigionato, sparato via insieme a tutto e a tutti una scheggia fra altre infinite schegge

Schegge è un’esplosione, un tumulto, è il disordine che si oppone all’ordine costituito. Schegge è anche il sentirsi parte di un tutto, essere un frammento in mezzo a tanti altri, esporre le proprie fragilità liberamente, dare un senso al caos, in un processo complesso che ci permette di crescere e maturare.

Musicalmente l’album si muove tra il cantautorato e il pop nostrano, l’indie moderno il cui il re indiscusso è Calcutta, per intenderci. Melodie struggenti, romanticismo e malinconia in cui a far da tappeto sonoro ci sono suoni avvolgenti e atmosfere aperte, liquide, ariose che rendono i brani evocativi e sospesi. Il progetto è ambizioso: Giorgio Poi cerca il salto di qualità, un tratto distintivo che possa fargli spiccare il volo; il linguaggio utilizzato e i temi di cui parla sono sicuramente diretti ai giovani: le difficoltà del diventare adulto, della fine di un amore, i problemi da affrontare nella vita quotidiana. Nonostante il cantante romano sia sempre vicino al brano giusto, quello in cui languide parole sono pronte a colpire adolescenti innamorati in piena crisi esistenziale, sebbene alcuni brani possiedano una patina leggera, Giorgio Poi riesce ad arrivare a tutti, a risultare credibile e profondo.

Il nome di Laurent Brancowitz dei Phoenix, che ha supervisionato sull’intero disco è sicuramente chiaro nella ricerca musicale e nell’uso dei synth come in Les jeux sont faits, in cui già il titolo rende omaggio alla band francese. Uno dei pezzi più convincenti è invece Uomini contro insetti, una ballata sospesa e delicata come la brezza marina in queste prime serate estive. Non manca il brano strumentale che ha il titolo dell’album, mentre Giochi di gambe, che apre Schegge, è il brano da radio che resta in testa al primo ascolto, insieme al secondo, Nelle tue piscine, da ballare dolcemente cercando la forza per dimenticare la fine di un amore.

Scusa ma non posso venire. No.
In certe acque si può solo annegare, lo so.
Non ci nuoto più nelle tue piscine, Piuttosto preferisco cercare
Tra le onde un salvagente nel mare

 

Giorgio Poi è in tour, ad accompagnarlo sul palco, i musicisti di sempre, Matteo Domenichelli al basso, Francesco Aprili alla batteria, Benjamin Ventura alle tastiere. Queste le date confermate fino a questo momento:

21 giu
Parigi, Franciasab · Museo Carnavalet

29 giu
Cassano Magnago Woodoo Fest

12 lug
Centobuchi (AP) Cassandra Fest

18 lug
Sarroch (CA) Sa Rock

24 lug
Corigliano D’otranto Castello Volante di Corigliano D’Otranto

27 lug
Scentinelle Norcia (PG) Suoni Controvento

01 ago
Mogliano Veneto (TV) Summer Nite Love Festival

12 ago
Città metropolitana di Messina Complesso Monumentale Castello di Milazzo

13 ago
Lamezia Terme RIVIERA DEI TRAMONTI FALCONE BORSELLINO

29 ago
Cuneo Nuovo Festival

12 set
Roma Spring Attitude Festival

13 set
Bologna GoGoBo

12 feb
Parigi La cigale