Mezzo Preti: più che un semplice disco folk

Il progetto Mezzo Preti nasce dall’unione artistica di Annaluisa “Annalu” Giansante  e il cantautore e produttore Francesco Adessi, precedentemente già attivi sia come autori per altri cantanti italiani ed europei sia con i loro progetti personali che li hanno portati ad esibirsi su palchi importanti in giro per l’italia.
L’ep omonimo appena uscito, e che anticipa il disco in uscita nel prossimo autunno,  mescola sapientemente sonorità folk ed elettronica, condendo il tutto con testi che parlano di storie realmente accadute o vicine a fatti della contemporaneità.
La prima traccia “Mezzo Preti” è il racconto romanzato della nascita del quartiere d’origine di Annalu, a Montesilvano Marina dove è nata e cresciuta, , un pezzo che ondeggia tra folk e pop, in cui un drumming incisivo sostiene l’intreccio tra le due voci, assai ben strutturato.

La seconda, “WOW” canzone radiofonica e accattivante che tratta le contraddizioni dell’amore con ironia e leggerezza, ha invece un incedere tipicamente pop, mentre “Canzone d’amore per una puttana” è una ballata che vira verso un folk dalle venature elettroniche e canta, in modo originale e maturo, dei tormenti e delle insoddisfazioni di un uomo sposato.

Chiude l’ep la cover di “Forma e Sostanza” dei CSI, non pienamente convincente per chi, come me apprezza in maniera smisurata la versione della band di Ferretti.
Questo non è però necessariamente una critica.
Una band che fa dell’originalità e di un approccio assai personale il suo punto forte, che rischia e non si appiattisce nel rifare in maniera imitativa le canzoni degli altri merita, sempre, un applauso, perché dimostra carattere e quella convinzione nei propri mezzi indispensabile  per portare avanti un progetto ambizioso come questo.

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