Paolo Baldini Dubfiles: Giamaica dreaming

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Paolo Baldini considerato uno dei produttori più interessanti del panorama indipendente italiano, con il secondo disco del suo progetto Dubfiles, “Dubfiles at song Embassy, Papine, Kingstone 6” si imbarca in un progetto tanto rischioso quanto affascinante, riuscendo a raggiungere un risultato che va ben al di la della qualità delle canzoni o del gusto personale di chi ascolta.

Registrato dal vivo in Giamaica, il disco, in uscita per La Tempesta Dub, raccoglie, sfruttando semplicemente uno studio mobile “da valigia” per la registrazione (ma, va detto con un eccellentelavoro di post produzione effettuata all’Alambic Conspiracy Studio di Pordenone) le performance di una ventina di artisti locali, da Kamptha a Juba Lion passando per Hempress Sativa e The Gideon and Selah già presenti nei lavori dei Mellow Mood, che si sono alternati al microfono esattamente come si farebbe in una normale live session, riuscendo a cogliere quella spontaneità e freschezza che solo la libertà di espressione, priva di quelle sovrastrutture artistiche che spesso rendono artificiose certe produzioni del genere, riesce a dare.
Un lavoro che unisce, quindi, in maniera impeccabile, modernità e tradizione passando dal sound ballabile di Kingston 6 e Keep the vibes on alla più emozionale Thank You Jah.
Ma il progetto “Dubfiles at song Embassy, Papine, Kingstone 6” va ben al di la del solo lavoro discografico: ad arricchire la testimonianza del lavoro svolto in Giamaica da Paolo e la sua crew (Davide Toffolo, Mellow Mood, Forelok e Icir Mimima Di Muro) è il documentario che racconta la genesi del disco alternando interviste agli autori ed agli artisti con el performance degli stessi, riuscendo a catturare nel modo migliore la libertà e la potenza espressiva delle esibizioni nella yard unita alle istantanee di vita reale del ghetto di Kingston.