John Paul White: “Beulah”, tra sogno e poesia

John Paul White, Beulah </e

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John Paul White è un musicista folk e song-writer americano. Insieme a Joy Williams ha fatto parte del duo country-folk “The Civil Wars” e vinto ben quattro Grammy tra il 2012 e il 2014. Da  solista ha pubblicato due album: ‘The Long Goodbye’ del 2008 e ‘Beulah’ uscito ad agosto 2016, prodotto dalla Single Lock Records.

Beulah’ non solo è il nomignolo utilizzato da White per chiamare sua figlia, ma fa riferimento anche  al pensiero del poeta inglese William Blake. Secondo Blake, infatti, beulah appartiene al subconscio, è un aiuto necessario all’ispirazione poetica e al sogno.

Probabilmente White crede in una sorta d’ispirazione necessaria ad un cantautore  affinché possa comporre i suoi testi. Le sue canzoni riescono ad essere insieme intime e poetiche, come la traccia che apre il disco, “Black Leaf” o “The Martyr”, uno dei singoli dell’album. Il timbro particolare della voce di White, chiaro e pulito, accompagna in maniera dolce il suono acustico della chitarra lasciando in bocca il sapore di una leggera malinconia che pervade l’intero album. Non mancano tuttavia episodi più rock; ad esempio in “Fight for you”,come in un combattimento, White tira fuori una grande sferzata di energia e passione. Un’altra buona parentesi è quella della canzone “The Once and Future Queen”, una ballata ricca di sentimento, un esperimento pop-folk  ben riuscito.

Un discorso a parte merita il singolo “What’s So” sia per il testo che per il video, intimo e personale.

White, nato nella valle del Tennessee, a Loretto, ricorda la sua infanzia, il suo mondo fatto di famiglie operaie, agricoltori, falegnami, contadini. Egli stesso è cresciuto in una famiglia che possedeva un’azienda agricola.

Nel video, girato nel Tennessee,  appaiono proprio i familiari di White, la sua casa, il suo giardino, la sua gente, la bandiera americana. Il messaggio che traspare è chiaro: la famiglia, la terra in cui sei cresciuto, le tue radici, vengono prima di tutto il resto: anche nel momento in cui riuscirai a trovare la tua strada, e perché no il successo, non dovrai dimenticare mai da dove sei venuto.