#piuomeno2016 – Gianluca Gallo (La Fine)

Un 2016 zeppo di concerti per Gianluca Gallo, chitarra e voce dei La Fine. Ai concerti in cui è stato protagonista in prima persona con la sua band vanno infatti aggiunti tutti quelli che si sono succeduti nel corso della stagione sul palco del Comfort Me, l’appuntamento settimanale che Gianluca, assieme a Stefano Marrone, basso e voce dei La Fine, organizza in diversi locali di Cosenza.

A Gianluca abbiamo chiesto quale fosse per lui il disco più rappresentativo del 2016, ecco come ci ha risposto:

Come disco del 2016 io voto il tuo non amato “IV” dei Badbadnotgood. Il perché sta nella classe e nella raffinatezza che risiede nel disco, dalla splendida ballata “Time Moves Slow” con il featuring di Sam Herring dei Future Islands fino a brani più difficili, l’intero disco ha un’aurea di classe e raffinatezza, caratteristiche che ormai è difficile ritrovare in un disco del 2016 senza dover andare verso il pop d’autore (vedi l’ultimo di Bowie o di Cohen). Essendo un grande amante del jazz, soprattutto quello più sporco e sincero, ho ritrovato in questo disco molta sincerità senza ricadere nel manierismo, cosa che nella musica jazz-oriented ormai è quasi impossibile in questi tempi moderni. Questi ultimi anni sono costellati di produzioni elettroniche/hip hop che strizzano l’occhio a sonorità jazzy mentre questo disco mi è sembrato quello più sorprendentemente semplice, molto onesto e allo stesso tempo ricercato, ma senza presunzione, come già solo dalla meravigliosa copertina si può intuire.

 

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