Più o Meno Natale, 2 Dicembre: The National – Sleep Well Beast

A cura di: Paolo Cunico

Durante l’anno ci siamo occupati molto poco di recensire dischi al di fuori di quelli nostrani e non volevamo chiudere il 2017 così. Vogliamo quindi proporvi una sorta di calendario dell’avvento dove ogni giorno vi regaliamo una breve recensione di un disco straniero uscito quest’anno descrivendo anche a chi potreste regalarlo.
Questa non vuole essere una classifica e non vuole nemmeno essere un’opera omnia su quanto uscito quest’anno, sono solo un po’ dischi che ci sono piaciuti e che vogliamo condividere con voi!

2 Dicembre: The National – Sleep Well Beast

  1. Nobody Else Will Be There
  2. Day I Die
  3. Walk It Back
  4. The System Only Dreams in Total Darkness
  5. Born to Beg
  6. Turtleneck
  7. Empire Line
  8. I’ll Still Destroy You
  9. Guilty Party
  10. Carin at the Liquor Store
  11. Dark Side of the Gym
  12. Sleep Well Beast

Per quanto in Italia non se ne parla molto, i The National, giunti al settimo album, sono ormai più che una stella nel firmamento musicale, e Sleep Well Beast è l’ennesima conferma. Non che la band di Cincinnati ne avesse bisogno ma, dopo quattro anni d’assenza, la curiosità era tanta.

Nobody Else Will be There apre le porte di questo splendido album, portandoci subito in un’oscura quiete, come quando scrutiamo fuori dal finestrino del bus, con la testa appoggiata al vetro, naufragando fra i nostri pensieri. La parte ritmica dolce accompagna la voce di Matt Berninger in maniera eccelsa, quasi come a voler cullarci in questa calma apparente.

Questo torpore dura solo un attimo, perché Day I Die risveglia subito tutti i nervi. La canzone parla di un rapporto complicato fra fratelli, durato così a lungo da far dimenticare l’inizio, e che ora è diventato un pensiero fisso. La batteria qui si fa più vigorosa, con una ritmica coinvolgente strutturata per dare l’idea di un pensiero che continua a tornare in mente, ogni volta più intensamente.

Nel prosieguo del disco compaiono anche basi elettroniche, in stile Radiohead, che culminano in I’ll Still Destroy You, dove duettano con gli archi dando vita ad un crescendo finale spettacolare e molto emozionante.

Bastano poche tracce per avere un’idea dell’elevata caratura di questo disco, composto e suonato divinamente. Oltre ai bellissimi testi, contraddisti da quella schiettezza tipica della band americana, le canzoni suonano benissimo. Nonostante si fatica a coglierlo fin dal primo ascolto, Sleep Well Beast è un labirinto di suoni che si scoprono di volta in volta. Che sia un suono di synth o una ritmica di batteria, questo disco continua a stupire ogni colta che si preme il tasto play.

 

Un regalo perfetto per…

Una persona curiosa, riflessiva e sognatrice, che ama scoprire le cose più che farsele raccontare. Amerà Sleep Well Beast perché, ascolto dopo ascolto, continuerà a soddisfare la sua curiosità, non risultando mai banale.

Informazioni su Paolo Cunico 71 articoli
Nato sotto la stella dei Radiohead e di mani pulite in una provincia dove qualcuno sostiene di essere stato, in una vita passata, una motosega.