[Musica Contro le Mafie] Condividendo il cantautorato sociale – il primo Boot Up Stage dei Sound Bocs

© Anastasia Mammone

A cura di Massimiliano (Max Orrico)

Un sabato mattina a Cosenza, chi come me abita nei pressi del Campagnano, torrente che definisce il confine naturale con la vicina Rende, percorre l’intera città fino ad arrivare al centro storico e al lungo fiume che ospita i Bocs Art.

Si tratta di residenze artistiche diventate, dallo scorso 6 settembre, spazio di creatività e condivisione per dieci artisti selezionati che hanno partecipato alla prima music farm a sfondo sociale mai realizzata in Italia: il Sound Bocs di Musica contro le mafie. 

Ma torniamo a sabato mattina, al termine della prima settimana di lavoro dei ragazzi con i coach, mattinata che ha visto proprio loro portare il brano preparato su un palco davanti a tre giurie ed in diretta Facebook durante il Boot Up Stage.

Gero, Cadmio, Cance, Massimonero e Giulia Zedda annunciati e presentati dalla bravissima nonché bella Antonella De Cesare, si sono susseguiti sul palco dando in pasto il loro brano alle tre giurie, dei coach, dei giovani e dei giornalisti. 

Ognuno col proprio brano e stile, chi con la sola voce, chi con la chitarra e chi col piano.

Gero, con un testo ispirato a “Il Dio delle piccole cose” e una melodia degna del migliore cantautorato; 

Cadmio, voce classica che ben si è prestata al pop al servizio di un bel testo sull’immigrazione; 

Cance, proveniente dal jazz, capace di tenere bene il palco e con un brano ben cantato che resta impresso così come il tema trattato intriso di citazioni sul rapporto reale/virtuale quanto mai attuale;

Massimonero, erede della migliore tradizione dei cantastorie, trascina col ritornello un idioma siculo che invita alla non omertà, aiutato dal parallelismo con la leggenda della Pillirina; 

Giulia Zedda, dita sui tasti di un piano, racconta la desertificazione dei piccoli paesi con l’inquietudine propria di chi non vuol esprimere giudizi, il tutto con un timbro vocale sorprendente e personale che incanta letteralmente i presenti. 

I pezzi, eseguiti in Unplugged, sono stati registrati e arrangiati con l’ausilio dei diversi coach tra cui figurano Vlad Costabile, Stefano Amato, Cecilia Cesario e Gennaro De Rosa.

I cinque artisti verranno sostituiti da altri cinque partecipanti che usufruiranno di incontri e workshop.
Il prossimo Boot on stage sarà sabato 19 mattina quando Antonella De Cesare tornerà sul palco a presentare i cantanti come ha fatto con i precedenti. 

Ricordiamo che nel frattempo è stato lanciata l’undicesima edizione del Premio Musica contro le mafie.

 

Link per seguire la diretta h24 https://youtu.be/4DSjjl9egTE

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