
a cura di: Antonio Bastanza
NEW ALIEN
Kazemijazi
TRACKLIST
1- Hold On
2- Secure Base
3- Headrooms
4- Abracadabra
5- We Will Discover The Consciousness
6- Death, Time and God
7- Bedlam
8- Europa
Due dischi in molto meno di un anno sono certamente sinonimo di una vitalità artistica invidiabile e ben poco consueta in una realtà bubblegum come quella della discografia moderna.
Che Omid Kazemijazi sia una sorta di alieno nell’universo musicale è, quindi, ben chiaro non solo per le sue produzioni passate ma anche per il percorso di vita che ha inevitabilmente influenzato la creatività del polistrumentista e produttore italo-iraniano-britannico.
Dopo l’infanzia e l’influenza della musica persiana ascoltata tra le mura di casa, Kazemijazi è giunto in Italia, producendo progetti personali e collaborando con artisti nostrani, e successivamente ha stabilito la sua base a Londra.
New Alien rappresenta quindi oltre che la sua visione musicale anche una summa di esperienze di vita, anche molto difficili, in cui l’isolamento, il senso di alienazione e di solitudine l’hanno fatta da padrone.
Se la mia memoria va indietro nel tempo, non posso negare di avere attraversato momenti molto brutti. Ho avuto una famiglia molto sofferente, la violenza e la miseria facevano parte del mio quotidiano. Quando stavo crescendo, il multiculturalismo in Italia era ancora lontano dal concretizzarsi e provenendo da una famiglia di immigrati, ho vissuto un senso di isolamento permanente. Poi grazie alla musica ho imparato a lottare per la mia vita e a scoprire finalmente cosa significava essere parte di qualcosa. Da allora, credo di avere sviluppato il costante desiderio di vincere in situazioni particolarmente difficili. Anche se ci sono ancora problemi nella mia vita, sono orgoglioso di voler sempre dare il massimo in quello che mi piace fare. Questo è il mio modo di essere. La musica è il mio meccanismo di difesa.”
I brani che lo compongono raccontano pienamente queste sensazioni, la ricerca musicale che accompagna i brani coinvolge emotivamente chi ascolta, immergendolo in un oceano di suoni semplici e asciutti.
Si passa dal pop aperto e solare di Hold on all’elettronica di Death, time and god passando per i due brani cantati in italiano We Will Discover The Consciousness e Europa , in un viaggio musicale diretto e avvolgente in cui ci si muove tra piani sonori diversi senza mai sentirsi, paradossalmente, alieni grazie anche all’indubbia abilità come produttore di Omid

di +o- POP