“Marlene Kuntz in Tour con l’Orchestra Filarmonica di Bologna: Un’Unica Esperienza Rock-Orchestrale al Teatro Romano di Ostia Antica”

A cura di: Renata Rossi

L’annuncio arriva a fine gennaio: i Marlene Kuntz in estate saranno in tour con l’orchestra filarmonica di Bologna diretta dal maestro Rodrigo D’erasmo, per chi non lo conoscesse, ex violinista degli Afterhours.
Per molti è una vera e propria sorpresa: i Marlene sono considerati a tutti gli effetti la band simbolo del rock alternativo italiano, il punto di riferimento di una generazione, quella degli anni ’90, confusa e ribelle; hanno scritto canzoni che sono entrate nel cuore della gente, grazie all’utilizzo di chitarre elettriche e suoni distorti e alla capacità di coniugare la potenza col lirismo, il rumore con la melodia.
Marlene Kuntz contiene di per sé una dicotomia, possiede la dolcezza del nome Marlene e la durezza della parola Kuntz, una doppiezza, dunque, che i la band difende da sempre.
Senza fermarsi mai, Cristiano Godano e i suoi colleghi hanno sempre cercato il cambiamento e l’evoluzione, guardando avanti senza dar mai troppo peso ai possibili giudizi da parte del pubblico.
Ed è proprio grazie a questo che la band ha ancora, dopo trent’anni di attività, uno zoccolo duro di fan che li sostiene, che ha sempre creduto in loro, che si diverte anche quando sotto il palco sostituisce il pogo con un religioso e attento ascolto.
Nel 2022 Marlene cambia pelle ancora una volta con Karma Clima, un concept album sul cambiamento climatico e sulla sostenibilità dell’ambiente, un lavoro maturo e spiazzante. Il disco si rivela rivoluzionario nel sound, per la prima volta rinuncia a mettere in primo piano le chitarre, ponendo al centro della musica l’ elettronica e i sintetizzatori.

Dunque, quella di quest’ultimo tour è solo l’ennesima scommessa targata Marlene, ancora una volta si rimettono in gioco, questa volta unendo lo spirito della musica rock alla musica orchestrale.
Il risultato, dal vivo, è sorprendente.

 

Setlist Marlene Kuntz con Orchestra – 6 settembre, Ostia Antica

Nella tua luce
Notte
Amen
Tutto tace
Schiele, lei, me
Cara è la fine
Laica preghiera
Bellezza
La canzone che scrivo per te
Ape regina
Musa
Lieve
L’artista
Osja, amore mio
Pensa
Nuotando nell’aria

Encore:
L’aria era l’anima
Adele
Sonica

 

Il Teatro Romano di Ostia Antica, cui si accede dopo una splendida passeggiata tra gli scavi archeologici, è una cornice magnifica per la data che chiude il tour con orchestra dei Marlene Kuntz.
La scaletta prevede l’esecuzione non solo dei brani più morbidi e ariosi, che si prestano naturalmente ad un suono aperto e orchestrale, come “Nella tua luce” posta in apertura, “Amen” o “Bellezza“, ma anche di pezzi del repertorio noise rock della band quali “Cara è la fine“, “Ape regina” o “Sonica” che in pochissimi avrebbero scommesso di poter ascoltare in occasioni del genere.
I pezzi non vengono stravolti o riarrangiati, ma solo arricchiti da nuovi strumenti, vestiti in maniera diversa, un’esperienza davvero unica per lo spettatore che si lascia trasportare in un’atmosfera unica, sospesa tra il rock chitarristico proprio dei pezzi originali e la raffinatezza dei violini.
I brani tratti da Karma Clima, “Laica preghiera“, “Tutto Tace” e “L’aria era l’anima“, pensati da subito da Cristiano Godano con arrangiamenti orchestrali, appaiono arricchiti e capaci di creare atmosfere immaginifiche e dilatate. Tra i “vecchi” brani, “Cara è la fine” è davvero devastante. Riesce a mantenere la forza dell’originale, il ritmo incalzante, la grinta, ma l’orchestra lo rende un brano ancora più teso, i violini che dilatano i suoni ne accentuano l’angoscia, il dramma. La resa finale lo rende degno delle più belle colonne sonore del Cinema noire.
Anche “Schiele, lei, me” colpisce dritto al cuore con una musica in cui il dialogo tra archi e chitarre sembra davvero dipingere il quadro descritto. Una suite rock e straniante come “Ape Regina” seduce ancora di più in questa serata in cui appare graffiata da archi tesi e ammalianti. “Pensa” è la sorpresa live della scaletta di questo tour: incluso nell’album Canzoni per un figlio uscito nel 2012 in cui è l’unico brano inedito insieme a quello sanremese, avrebbe meritato sicuramente un successo maggiore di quello che invece ha avuto.
La Canzone che scrivo per te“, “Lieve” e “Nuotando nell’aria“, classici intramontabili del repertorio marlenico, sono accolti con un’ovazione anche in questa insolita versione che provoca vertigini emotive e riesce a creare immagini sublimi.
In chiusura troviamo il brano simbolo dei Marlene, quello che più di ogni altro ha saputo parlare ad una gioventù Sonica che ormai non c’è più ma che vuole ancora una volta essere protagonista e abbracciare la band. Non è possibile restar fermi durante questo pezzo, Cristiano lo sa e invita tutti ad alzarsi: il pubblico non se lo fa ripetere due volte e corre sotto il palco a cantare, saltare, e urlare.

In una serata perfetta in cui l’atmosfera permette anche di farsi trasportare dalla malinconia e dai ricordi, non può non notarsi un’assenza, quella di Luca Bergia, batterista e anima dolce dei Marlene. La sera dopo risplende nel cielo una luna rossa spettacolare. Io, ancora immersa nei suoni marlenici, alzo la testa e per un attimo penso a Luca e ai suoi colleghi e amici sodali: la musica dei Marlene Kuntz continua ancora ad emozionare nel ricordo sempre bello e prezioso del grande batterista cuneese.

 

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