NEVERLAND: LA FESTA DEL LAVORO CHE NON C’E’

Oggi ho il piacere di intervistare Alessandro ‘Alez’ Giovanniello, ideatore di Hashtag. , che da anni organizza festival, rassegne e serate in tutta la Lombardia, che ha accettato di parlarci di questo evento.

Siamo arrivati alla nona edizione del Neverland festival. Siamo partiti dal Calusco d’Adda (Bg) con i Marlene Kuntz e Morgan e .. dove siamo arrivati?
Beh siamo arrivati alla nona edizione, una edizione importante quella che precede la decima, con delle conferme importanti, con i nostri nomi classici delle rassegne di tutto l’anno, con due palchi importanti quali la Latteria Molloy, nostri vecchi amici, giunti ormai alla terza edizione insieme, e con Cremarena che è un posto splendido, un posto magico,  frutto di una  scelta nata dalla collaborazione, lunga un anno, con il Circolo il Paniere di Crema, con l’amico Dino che è diventato un collaboratore nel corso di questi mesi. I riscontri che stiamo ottenendo sono risontri molto positivi e il programma è un programma che va a rivisitare quelli che sono i grandi classici della nostra collaborazione.

Quest’anno il festival è organizzato da Hashtag in collaborazione con Latteria Molloy, Il Paniere, La Famiglia No.  Come nasce questa nuova collaborazione?
Come ti dicevo la collaborazione è nata da un serrato lavoro gestionale cha abbiamo avuto nell’ultimo anno e mezzo. Dino è una persona molto affine, sia dal punto di vista umano che dal punto di vista professionale, a quello che facciamo, quindi semplicemente è nato un calendario di date condivise di scambi di concerti, di tour, di condivisione , che ha portato naturalmente ad evolverci verso la condivisione del festival. E’ sempre molto importante condividere un appuntamento cosi, così pesante, è molto formativo per entrambi collaborare su un progetto grande gomito contro gomito. E’ un po’ un banco di prova che speriamo insomma di riuscire a sfuttare al meglio.

Il festival è caratterizzato dall’hashtag #cazzoridi e dalla celebre scena del gesto dell’ombrello di Alberto Sordi nel film di Fellini “I vitelloni”: a cosa è dovuta questa scelta?
La citazione è una citazione molto semplice ed è una citazione legata a “I vitelloni” di Fellini, alla memoria di Alberto Sordi. E’ un po un modo scherzoso di prendere questo periodo che è davvero strano e  il #cazzoridi come hashtag riguarda proprio questo modo di approcciarci alla problematica. E’ un disastro: noi ridiamo, cantiamo, giochiamo e organizziamo festival però in realtà non ci sarebbe nulla da ridere. E’ come quell’Alberto Sordi che da una macchina che non partiva faceva le pernacchie ai lavoratori. E’ una metafora ben riuscita.

Due palchi, due location imperdibili,due feste, ristoranti, bar e mercatini. 11 artisti (se non ho contato male) che si esibiranno domenica 1 maggio alla Cremarena e sabato 7 maggio alla Latteria Molloy. Come è stato composto questo cast d’eccezione?
Il cast è un po’ legato a quello che di più adatto il periodo musicale può offrire al festival, quindi ci sono dei nomi collaudati, collaudatissimi, che più di una volta hanno fatto capolino nella nostra programmazione e che hanno un riscontro importante sui vari territori su cui operiamo. Brescia e Crema che sono molto distanti tra loro e hanno esigenze diverse con un mix interessante e giusto di quelle che sono le realtà locali più importanti: su Crema si è fatta una scelta su dei local che hanno da poco prodotto un disco, alcuni sono marchiati proprio Hashtag. In Latteria Molloy c’è un gruppo di riferimento bresciano molto importante che sono i Plan de Fuga e che presentano un disco bello a casa loro. E’ molto importante riuscire a bilanciare nomi di headliner con delle realtà locali funzionali. E’ un modo come un altro per trovare un metodo di messa in luce di cose, forse più piccole, ma molto interessanti. La programmazione spesso è il mix di questi due aspetti che per forza di cosa devono completarsi ed è necessario che sia cosi.

Domenica 1° Maggio alla Cremarena avremo:
Seddy Mellory: band dall’anima totalmente rock’n’roll
Silence Exile & Cunning: con il loro sound che unisce stoner, trip hop, folk, funk ed elettronica a una matrice di carattere indie
Diaframma: uno dei gruppi più rappresentativi della famosa scena fiorentina degli anni ottanta con il loro rock cantautoriale
Donkey Squad: PunkRock, Alt-Rock e Post-Hardcore impulsivo, emotivo, gridato e sofferto
Giorgio Canali:  una delle maggiori realtà del rock alternativo italiano
Hellekin Mascara & Lou Moon: Chitarra, basso e batteria, tra il rock’n roll, il post rock e il math

Sabato 7 Maggio alla Latteria Molloy avremo:
Appino: cantautorato punk
Claudia is on the Sofa: con la sua chitarra Emmylou Ribs, canta gli attimi e i silenzi, il frastuono e il ruggito, li porta sospesi a chi ama ascoltarli
Giorgieness: il progetto della cantante e chitarrista Giorgia D’Eraclea, accompagnata dal polistrumentista Andrea De Po.
Vittoria & The Hyde Park: uno show dal forte impatto sonoro e visivo
Plan de Fuga: un rock contaminato da influenze pop, funk e dark.

 

locandina neverland

Quali sono le difficoltà che si possono incontrare nell’organizzazione di un evento di questo tipo?
La difficoltà e quella di tutti gli eventi destinati ad un bacino di utenza medio ampio anche se in realtà la  proposta è una proposta al limite del pop,  è molto facile e molto strutturata per il territorio nel quale agiamo. in realtà la difficoltà riguarda il farsi comprendere: la promozione, le motivazioni. La difficolta è legata alla gestione in se dell’evento. Sono due eventi diversi uno in un club, l’altro è all’aperto. L’evento di domenica 1° Maggio è strutturato per essere un festival all’aperto con un palco grosso in un contesto importante, bello  e grande, basta una sfumatura climatica per mettere a repentaglio mesi di lavoro e di programmazione. E’ un investimento importante nel quale crediamo però è ovvio che come in tutte le cose il mix tra competenze, capacità e fortuna è importante ed è necessario proprio per la riuscita dell’evento in se.  Latteria Molloy è invece un club nel quale per tutto un anno si organizzano eventi, dove le dinamiche sono molto semplificate dalla quotidianità del lavoro, dalle cadenze settimanali. E’ un evento importante, una perla importante, di una catena di una collana, già collaudatissima e già funzionale da tutta la stagione. Sono dinamiche dove sicuramente la componente fortuna e il clima sono meno impattanti.
E’ una bella sfida quest’anno avere due location così simili ma cosi diverse nei modi di gestione e nei metodi organizzativi.

Alez convinci i nostri lettori che non abbiamo ancora convinto dopo aver letto questa tua intervista  a partecipare a questo festival.
Veniteci a Neverland sono 2 giornate intere.
Venite al Neverland, è una festa.
Venite al Neverland perchè c’è bella musica, ci sono anche i mercatini, ci saranno punti di ristoro, sarà una bellissima giornata , un prato, un sacco di gente che ha voglia di far festa.
C’è un sacco di volonta e necessità di prenderi poco sul serio nel digerire una situazione che probabilmente è meno leggera di quello che percepiamo.
Venite al neverland perchè è giusto concedersi la possibilità di fare una festa oppure non venite a Neverland , però concedetevi lo stesso la possibilità di far festa.
Alez

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