SARA VELARDO: 3

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Sara Velardo è nata e vissuta a Bagnara Calabra (RC) fino all’età di 20 anni. Polistrumentista, nel 2000 consegue il diploma di teoria e solfeggio presso il Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria.  Nel 2002 si trasferisce a Lecco e inizia a scrivere le sue prime canzoni. Dopo l’uscita del suo primo disco, comincia un’intensa attività live e Sara apre i concerti di Paola Turci, Cristina Donà, 99 Posse, Dolcenera, Perturbazione, Tricarico, Ginevra di Marco, Kutso e molti altri.  Nel giugno del 2013 esce “‘Ndrangheta“, un’autoproduzione audio video che anticipa l’album “Polvere e Gas“. Il video suscita numerose polemiche e attira l’attenzione di varie testate giornalistiche, tra cui Venerdì di Repubblica, Donna Moderna e Corriere della Calabria.

3 è il primo disco in elettrico di Sara Velardo, vincitrice della quarta edizione di Musica Contro le Mafie, uscito il 25 Marzo per Adesiva Discografica.
Il disco è stato finanziato tramite la piattaforma di crowdfunding Ulule ed  è arricchito dalle partecipazioni di Andrea Viti (Karma, Afterhours) al basso, Fabio Zago (Il Rebus) alla batteria e Daniele Molteni (Il Rebus) alle chitarre “liquide”

Nove tracce incentrate su tematiche sociali come l’immigrazione, la violenza sulle donne, la libertà di stampa, la chiesa, unite alla liricità e la dimensione individuale.

3 per Sara Velardo è il terzo album, l’album della svolta dal punto di vista musicale, perché allo stile cantautorale e acustico che caratterizzava i dischi precedenti si unisce quello rock che ha fatto la fortuna delle donne del rock (da Carmen Consoli a Cristina Donà passando per Paola Turci).
Il disco si apre con “Ubriachi di Dio”, tra sonorità ora acustiche ora elettriche. Prosegue con “Errati acquisti” dove Sara parla da donna, con forza e sensibilità,di una donna che subisce le violenze del suo uomo. Dopo la languida “Come una poesia” ecco “Tomorrow never Knows”, bellissima cover beatlesiana. “I confini di casa mia” è un brano diretto, in meno di un minuto e mezzo la cantautrice racconta della cultura della chiusura mentale che sempre di più, purtroppo, è una piaga della società.
“Trageriaturia” , “Pigghimi ora” dalle sonorità blues-rock e “Migranti” sono pezzi cantati in in dialetto calabrese.
Il disco si chiude con “Venere”, al femminile, con suoni molto più soft.

Un ottimo lavoro di Sara Velardo che riconferma la ottima qualità dei suoi pezzi e continua a parlarci di attualità come solo lei sa fare.
Tracklist
1. Ubriachi di Dio
2. Errati acquisti
3. Come una poesia
4. Tomorrow never knows
5. Trageriaturia
6. Pigghimi ora
7. I confini di casa mia
8. Migranti
9. Venere