SotAlaZopa Festival #Day2 – 17 Settembre 2016, Tonadico (TN)

Dopo il diluvio del venerdì il sabato sembra essere più promettente, con un timido sole a rischiarare il cielo donando ai presenti la splendida vista delle Pale di San Martino, panorama che solo il SotAlaZopa può fornire.
Nonostante la pioggia di festa se ne è fatta e parecchia, quindi gli organizzatori hanno ben pensato di farci ripartire coccolando le nostre orecchie con la rassegna dei cantautori.
The Informal Thief, Stewe Howls, Phill Reynolds e Richard J Aarden sono la giusta ventata calda per asciugare l’umidità accumulata dalla sera precedente e per prepararci ai concerti della sera.
La serata è concepita con un crescendo nelle sonorità: partendo con le atmosfere oniriche di Erio, che da il via alle danze sul main stage.
Dopo il suo dolcissimo set ci si sposta sull’Aguaz stage per sentire Light Whales, fresco di release dell’album completo, che alza i ritmi e stende un tappeto rosso ad uno degli ospiti più attesi della serata: Iosonouncane.
All’ultima data della tournee della sua seconda fatica musicale DIE e fresco di pubblicazione dello split con i Verdena, Jacopo Incani e soci danno vita ad un concerto bello, complesso e coinvolgente.
Si apre con Tanca che trasmette al pubblico una carica cupa e oscura, quasi una danza tribale che per un attimo mi fa temere il ritorno della pioggia. Nonostante la perdita di ben due corde dalla chitarra il concerto non si ferma mai riproponendo, in tutta la loro complessità, le atmosfere tipiche del cantautore sardo.
In seguito nell’Aguaz stage si sono esibiti i sempre ottimi C+C=Maxigross, band cresciuta a vista d’occhio negli ultimi tre anni e che, grazie al loro ultimo lavoro Fluttarn, si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nei festival italiani. Spazio che è tutto meritato perché in pochi riescono a portare sul palco una fresca ventata di psichedelia vintage combinata a delle performance energiche e coinvolgenti come il gruppo veronese.
Ma ecco che è giunto il momento del primo ospite straniero nella storia del festival a calcare il main
stage: The Subways.
Pensare di avere di fronte a me, a Tonadico, una band che ha calcato i palchi dei più importanti festival in Europa mi porta a chiedermi:” Ma a loro, che c**** sta passando per la testa?”.
Evidentemente alla band non importa, che sia Glastombury, Sziget o il SotAlaZopa i tre ragazzi del Hertfordshire trasudano energia sul palco, coinvolgendo un pubblico che salta, balla e spinge all’impazzata.
Prima di ritirarsi dalle scene per un po’ di tempo i ragazzi ci regalano il loro pezzo più famoso (Rock and roll queen) concedendo l’ultima fiammata al pubblico del main stage che non si tira indietro quando il cantante si tuffa per uno stage diving dagli altoparlanti dell’impianto del palco. L’altezza del tuffo ed il calore del pubblico renderanno questo un momento difficile da dimenticare per tutti i presenti.
Come se tutto questo non fosse abbastanza, neanche tempo di reidratarsi con una birra che parte, nello stage Aguaz, uno dei set più attesi di questo festival, quello dei trentini PoP_X.
Un’ora di concerto scanzonato, con synth acuti e testi cantati a memoria da un pubblico letteralmente incendiato. Impossibile muoversi senza sgomitare, impossibile ballare senza spandere metà del proprio drink sul già oltremodo fangoso suolo di Tonadico. Ma alla fine chi ha bisogno di un drink quando ti senti come un missile che ha sfiorato più di mille volte l’atmosfera?
Ed anche quest’anno non posso non ringraziare lo staff di questo meraviglioso festival, uno dei pochi rimasti che riesce ancora a trasmettere quell’atmosfera spensierata delle feste di provincia abbinandola ad un’organizzazione ed una proposta musicale e culturale di primissimo livello.
Grazie Tonadico, grazie SotAlaZopa!

Foto di Matteo Leonardi
Parole di Paolo Cunico

 

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