Il live più divertente? Provate a seguire un concerto di Dente…

In un’ipotetica classifica del live più divertente, o del cantante più simpatico beh, credo che Giuseppe Peveri, in arte Dente sarebbe in pole position, probabilmente in compagnia di Dario Brunori e di Paolo Benvegnù.
Tutti e tre sono tanto bravi, seri, attenti e meticolosi nella composizione dei loro brani quanto capaci di trasformarsi in giullari durante i live.
Dente possiede qualcosa di diverso dagli altri cantanti indie- lo fi della scena italiana. Lo guardi e già ti strappa un sorriso, saranno i capelli buffi o la sua “r” moscia, non so.
Sicuramente parte della sua simpatia è dovuta ai calembour cui ci ha abituato sin dai primi pezzi, il suo non volersi mai prendere sul serio, i racconti delle sue canzoni, folli storie d’amore… e di “non amore”. Quando di mezzo c’è Dente le storture della vita per un attimo passano, o semplicemente vengono viste in maniera diversa e un po’ naïf.
Perché se è vero che si va a seguire un concerto per la proposta musicale e il talento degli artisti che salgono sul palco, è altrettanto vero che l’empatia che si viene a creare tra band e pubblico durante l’esibizione è fondamentale. Dente interagisce in maniera unica con chi sta sotto il palco, parla direttamente col fan in prima fila come con chi dal fondo urla il suo nome. Seguire un concerto di Dente è come avere un simpatico ospite in casa: ci si mette comodi, si beve qualcosa, si ride e si scherza di gusto.

Prendersi in giro per la “tristezza” della propria musica, la “finta” mancanza di contenuti dei propri pezzi, brindare coi propri fan come ad una festa, sono tutti cliché già visti ai concerti di Dente, ma allo stesso tempo resi sempre nuovi e unici dai tempi comici che l’artista dimostra di avere tutte le volte.

Ieri sera, la solita splendida organizzazione delle Officine Sonore di Lamezia ha reso, se possibile, tutto ancora più piacevole. Il locale, per chi non lo conoscesse è intimo e raccolto e si fa sempre in quattro per portare a Lamezia concerti di un certo spessore per l’ambiente alternativo musicale, uno tra tutti lo scorso anno quello di Shellac e Uzeda.

Ma torniamo a Dente e alla sua band: i quattro ragazzoni, che hanno eseguito la scaletta che ormai conosciamo, che spazia un po’ da tutti gli album privilegiando naturalmente l’ultimo lavoro, non hanno potuto far altro che apprezzare il calore del pubblico e del locale (oltre, a quanto pare il cibo locale).
L’ultimo album, “Canzoni per metà”, racchiude in sé due significati: i pezzi sono brevi, molti durano la metà di uno “normale” e sono dedicati all’altra metà della mela, agli amori del passato, a quelli che devono ancora arrivare, a quelli raccontati nelle fiabe e a quelli solo immaginati. Se sul disco il messaggio di Dente può essere frainteso o sembrare pretestuoso, dal vivo tutto sembra essere più chiaro. Sentire i nuovi pezzi ben amalgamati alle canzoni che da sempre entusiasmano i fan è l’incastro giusto di un puzzle. “Canzoncina” e “Cosa devo fare”, due tra i pezzi del nuovo album, eseguiti live sono dediche d’amore malinconiche e strappa-lacrime ma raccontate in maniera così leggera e ingenua dal menestrello di Fidenza da diventare spensierati come le storie raccontate nelle fiabe.

Saldati”, “Buon appetito”, “A me piace lei”, “Baby Building” diventati ormai dei “classici” del repertorio live di Dente sono tra i brani più acclamati e riusciti ma l’intero concerto trascina il pubblico dall’inizio alla fine. Si arriva così ai bis e agli ultimi pezzi della serata che sono “Giudizio Universatile” e la dolcissima “Vieni a vivere”: da sotto il palco vorremmo che il concerto possa non finire mai, ma Dente e la sua band ci hanno deliziato per ben due ore, tra buona musica e simpatici siparietti, ci tocca dunque salutarlo con un arrivederci al prossimo live…

Bene, io Dente ve l’ho voluto raccontare così…Perché per me divertirsi ad un concerto è importante, allontanare almeno per una sera le tristezza della vita di tutti i giorni è vitale; non posso far altro che augurare a Dente di continuare così e darvi un consiglio: non perdete le ultime date del suo tour, non ve ne pentirete!

 

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