
TRACKLIST
1_Declaration of Intent
2_Howlin’ At Your Door
3_Uh Hu Hu Yeah!
4_Mama I Think I’m Drunk
5_One Horse Blues
6_Venus
7_Bad Love Blues
8_Don’t Put Your Leg On My Leg
9_Wild Lovin’ Woman
10_Altare
Può un cavallo suonare la chitarra, la batteria, cantare, urlare e farvi ballare?
Anche se la cosa vi può confondere la risposta è molto semplice e la trovate in Let’s Gallop! disco d’esordio di One Horse Band, uscito il 28 aprile.
Si tratta di un lavoro blues autoprodotto in uno sconosciuto maneggio milanese dove questo selvaggio purosangue ha imbrigliato la sua foga in un blues sfrenato che ricorda Tony la Muerte per l’irruenza e i Bud Spencer Blues Explosion per le distorsioni.
Let’s Gallop! è un disco tutto da ballare, a cominciare dal singolo Uh hu hu yeah!, brano estremamente orecchiabile, il manifesto principale di questo disco: un groove estremamente sexy.
Quest’ultimo è il pilastro portante di questo lavoro, difatti non c’è un brano che non faccia muovere e ondeggiare a ritmo il proprio corpo immaginandosi in un luogo magico in cui le luci iniziano ad assumere sfumature scarlatte e subito dopo arcobaleno.
C’è spazio anche per una chiusura più melodica, una carezza finale dopo 40 minuti di balli selvaggi e scatenati che prende il nome di Altare, la traccia che chiude il disco, che rappresenta l’ideale ritorno a casa all’alba dopo una notte di bagordi.
One Horse Band ha composto un lavoro senza freni ottenendo un risultato che può piacere anche a chi, come me, di blues non ne mastica molto.
Nato sotto la stella dei Radiohead e di mani pulite in una provincia dove qualcuno sostiene di essere stato, in una vita passata, una motosega.