Scusate, quanti anni avete? YES feat Anderson, Rabin e Wakeman in concerto a Schio

A cura di Paolo Cunico

Non è per niente semplice scrivere un’introduzione appropriata a questo articolo: è vero gli YES son tornati a suonare assieme, ma non c’entrano quasi nulla con la formazione che è stata in tournée negli ultimi anni. Questo perché non ci sono Chris Squire (tristemente scomparso due anni fa), Alan White e Steve Howe ma Jon Anderson, Trevor Rabin e Rick Wakeman. La band, difatti, non può presentarsi solo con il nome YES e con il logo originale, dal momento che i diritti sono in mano “all’altra band”.
Dopo questo breve “inquadramento burocratico” è il caso di passare al concerto del 19 luglio scorso a Schio, comune dell’alto vicentino. Pur non essendo la prima volta che assisto allo spettacolo di una band di questa portata, l’emozione di vedere entrare Wakeman con indosso il mantello come 45 anni (e chili) fa è incredibile.

La cappa nera di Wakeman si sposa perfettamente con il trionfale ingresso della band di fronte ad un pubblico quasi incredulo nel poter vedere dal vivo questi mostri sacri, soprattutto dopo gli ultimi anni contraddistinti più dalle notizie sul cattivo stato di salute di Wakeman e Anderson che dalle loro gesta musicali.

Ma questo non è un concerto che lascia spazio alla nostalgia…

Fin dalla prima nota di Cinema, i tre vecchietti, coadiuvati da Lee Pomeroy al basso e  alla batteria, dimostrano che le loro incredibili doti non hanno età.


Wakeman regna incontrastato nel suo castello di tastiere, come un sovrano ancora troppo furbo e scaltro per essere scalzato da qualche giovane e rampante erede. Rabin, nonostante ricordi uno dei Pooh, fa danzare le dita sui tasti della Stratocaster con una perfezione degna di Nureyev, mentre Anderson riesce ancora ad incantare con la sua voce, malgrado sembri esalare gli ultimi respiri quando parla con il pubblico.
Ma ciò che accomuna i cinque musicisti sul palco è la gioia di suonare: tutti ridono e si scambiano occhiatine complici, dandosi la carica a vicenda. Non importa se 40 anni fa suonavano a Wembley mentre ora suonano in un comune che riuscirebbe a malapena a riempire la metà del vecchio stadio: Anderson, Rabin e Wakeman sono tornati a suonare assieme, come non facevano da tanto, troppo tempo, e sono contentissimi di farlo.
In coda ad una Owner of Lonely Heart magistralmente eseguita, Wakeman imbraccia una Keytar e si lancia assieme a Rabin in un giretto fra la platea, godendosi il caloroso abbraccio del pubblico.


Il bis di chiusura è affidato a Roundabout con gli spettatori ormai riversati sotto il palco in un momento di genuino affetto fra la band ed il pubblico, che avrebbe voluto restare ad ascoltarli per molte tempo ancora.

Presentando il tour, Anderson ha annunciato che uscirà anche un disco di inediti di questi nuovi/vecchi YES, che, probabilmente non torneranno a suonare a Wembley, ma troveranno sempre Schio pronta a riabbracciarli.

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Nato sotto la stella dei Radiohead e di mani pulite in una provincia dove qualcuno sostiene di essere stato, in una vita passata, una motosega.