
A cura di Natascya Donola
Goodbye, kings
A moon Daguerreotype
(Autoprodotto)
TRACK LIST
- camera Obscura
- Mèliès ,the Magician
- drawing with the light
- Phantasma
- giphantie
- space frame natives
- the Ancient camera of mo-zi
- A moon Daguerreotype
È uscito il 27 maggio l’album dei milanesi GOODBYE, KINGS dal titolo A Moon Daguerreotype si tratta del terzo lavoro per loro. Il disco è autoprodotto ed è strato registrato a Milano, per poi essere masterizzato da James Plotkin conosciuto come la leggenda del doom.
La particolarità di A Moon Daguerreotype è quella di essere composto da otto tracce tutte quante strumentali in pure stile post rock contaminato con il jazz e anche un po’ di noise.
Si inizia con Camera Obscura che sembra quasi creata per essere una intro, anche se non è definita come tale, non rende perfettamente l’idea di quale stile sarà l’album, ma ti accompagna verso la seconda traccia: Mèliès, the Magician, otto minuti intensi , inizia in maniera “tranquilla” per poi esplodere all’ improvviso verso la fine. Phantasma sembra quasi una di quelle tracce volutamente messe a metà per dividere il disco, una sorta di fine primo tempo inizio secondo tempo. A mio parare questo brano, insieme a Drawing with light, che è stato scelto come primo singolo, sono le vere perle di questo progetto discografico.
L’ottava e ultima traccia è riservata alla title track A Moon Daguerreotype la quale esprime il perfetto esperimento di questa contaminazione: un continuo sali e scendi di momenti alternati da “calmi e riflessivi” a “duri e tormentati”. Personalmente ero un po’ perplessa su questa tipologia di lavoro soprattutto perché si tratta di brani strumentali, di cui non sono mai stata una fan, ma in questo caso ho dovuto ricredimi ed ammettere che è un album perfettamente riuscito sotto ogni punto di vista. Adatto per chi vuole concedersi un’ora o poco più di puro relax e lasciarsi trasportare da ogni sorta di emozioni che questo disco genera.

di +o- POP