Due vergini a Sanremo

A cura delle #dueverginiasanremo: Michela Gioia Guerrera e (il supporto di) Beatrice

No, non è un film porno. Non è neanche l’oroscopo di Paolo Fox.
Due vergini a Sanremo è un progetto a cui ha dato vita Più o meno Pop, o meglio, un esperimento sociale. In breve: siamo una coppia di ragazze che non ha mai visto il Festival di Sanremo e quest’anno l’ha visto tutto, per intero e senza piangere. O quasi.
Durante il festival abbiamo espresso i nostri pensieri su molte piattaforme social, se siete curiosi potete ancora leggerci su Twitter e Instagram.

Perchè l’abbiamo fatto?

Beh, ecco, dopo qualche ora ce lo siamo chieste anche noi. Ma ormai avevamo donato il nostro corpo alla scienza, quindi non potevamo tirarci indietro. Ma le domande che ci siamo fatte in queste lunghissime notti sanremesi sono state anche altre e adesso vorremmo analizzarle insieme a voi.

Perchè Amadeus continua ad autoelogiarsi?


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Non sappiamo se lo avete notato ma lui ha organizzato il festival, lui ha invitato gli ospiti su quel palco, lui ha scelto chi avrebbe condotto insieme a lui, lui ha scelto le canzoni del festival, lui ha voluto creare un palco fuori dall’Ariston.
Speriamo che i suoi genitori gli abbiano finalmente detto che è stato bravo perchè deve essere tremendo continuare a cercare approvazioni e conferme a 57 anni.

Qual è il pubblico a cui si rivolge il Festival?
Da una parte vediamo salire sul palco Albano, Romina e i Ricchi e Poveri -no comment sul playback- e il target a cui è rivolto è piuttosto chiaro. Poi però il Festival ci presenta Dua Lipa e si conclude alle tre di notte, a quel punto gli spettatori sono i nipoti del pubblico precedente. Si immaginavano che organizzassimo cinque cenoni di famiglia nella stessa settimana? Natale non basta più?

Perchè vogliamo porre fine alle nostre esistenze?
Ci sono stati momenti di difficoltà.

Perchè continuano a perculare la critica sul sessismo?
Bastava fare una semplice cosa, chiedere scusa. “Scusate se sono stato offensivo, non era mia intenzione”. Se ne usciva puliti e si sarebbe concluso l’argomento settimane fa. Invece abbiamo ricevuto un ottimo “Siete stupidi perchè non capite quello che ho detto” (parafrasando, ma neanche troppo) e un festival che ha continuato a fare dell’ironia su queste parole, usando la derisione come miglior mossa politica in modo da sminuire e rendere ridicolo chiunque si fosse sentito offeso dalle parole di Amadeus. E comunque, nessuno ha detto che non si può dire a una donna che sia bella, ma se si limita a quello diciamo che non fa più piacere.
Un Festival che affronta il tema della violenza sulle donne non può difendersi con scherzi e prese per il culo. Non può aggiungere -ismo a qualsiasi elemento del festival e fare una buffa linea spray che non può essere superata da Elena Sofia Novello.
Un Festival che si fa portatore di certi valori deve saper accettare le critiche di chi se ne occupa da anni e sa che, molto semplicemente, prima di offendere con le mani, si usano le parole. Certo, si tratta di parole intenzionali e quelle di Amadeus erano solo ingenue, ma noi saremmo state disposte a riderci su se solo ci fosse stato un minimo di autocritica.

Dov’è il vino?
Abbiamo cercato di risolvere i momenti di difficoltà.

Perchè tutti criticano Achille Lauro in modo diverso dal nostro?
Se solo Achille fosse intonato, sarebbe stato nella nostra top 5.
Ah, il problema sono gli abiti? Ah si trucca. Ah bacia il suo chitarrista.
Pensavamo di guardare il Festival di Sanremo2020, ma forse siamo alla Fiera dell’Involuzione 1800.

Perchè il 90% delle canzoni ci fa cagare?
In realtà, ascoltandole per una settimana, alla fine abbiamo apprezzato una fetta di quel 90%, ma il dubbio rimane. Il livello della musica italiana è davvero così basso? Com’è possibile che le canzoni scartate fossero peggio di Niente (Resilienza 74)? Che poi, cos’è? Una canzone o un profumo?


Eau the parfum résistance
n.74

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Perchè esiste la serata cover?
Amadeus, abbiamo una proposta. Bella la serata cover eh, bella. Ma visto che si elegge la miglior canzone in gara, perchè non fare una serata in cui la stessa viene riproposta con un altro arrangiamento? Tipo.

Perchè ci siamo innamorate di Elettra Lamborghini?
No davvero, spiegateci: perchè prima non la sopportavamo?

Perchè non ha vinto Rancore?
E quindi, come entriamo a far parte della giuria del premio Sergio Bardotti? Pagano bene?

Infine: dov’è il caffè? (Pieno di momenti di difficoltà questo Sanremo2020)
Ma forse la vera domanda che ci siamo poste è stata: se si è chiuso il televoto alle due di notte, perchè dobbiamo sorbirci improvvisazioni e ospiti a caso fino allo scoccare delle tre in attesa di conoscere il vincitore? Cosa abbiamo fatto di male? Cinque cene di famiglia consecutive non bastano per espiare le nostre colpe?

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Poi ci sono state domande che non hanno trovato una risposta, come perchè continuo a non ricordare chi è Zarrillo? Perchè è finito il vino? Come fa Ornella Vanoni a non cadere a pezzi (ed essere ancora sveglia)?  Perchè non stiamo dormendo? Ma questa gag dovrebbe far ridere?
I risultati di questo esperimento sociale saranno presto pubblicati dall’Università di Cambridge, ma nel frattempo possiamo darvi una piccola anticipazione: non lo faremo mai più… gratis.