8 Marzo, 8 Sfumature di Donna

A cura di Michela Gioia Guerrera

Le donne sono tante milioni di milioni…

Faceva così no? Va bè quasi, come siete pignoli. Non trovavo un’introduzione adatta e così ho riadattato qualche verso. Mi serviva una frase veloce ed efficace per comunicare che oggi sì è la festa della donna, ma mica esiste un solo modo di essere donna.
Le donne infatti sono milioni di milioni -anzi, non spaventatevi, ma sono miliardi di miliardi- e chiaramente ogni donna è diversa dalle altre, ma è anche vero che ogni donna ha qualcosa che le accomuna con le altre.

Esistono donne simpatiche, donne taglienti, donne timide e donne stacanoviste.
Esistono donne forti come P!nk, che mostrano la propria solidarietà ad altre piccole donne in difficoltà, che forse stanno perdendo speranza e fiducia in loro stesse, che cercano di omologarsi a modelli di donna irraggiungibili, cantando loro

We try too hard and its a waste of my time
Don’t looking for the critics ‘cause there everywhere
They don’t like my jeans, they don’t get my hair
Exchange ourselves and we do it all the time
Why do we do that, why do I do that?
Why do I do that?
Oh, pretty, pretty please, don’t you ever, ever feel
Like you’re less than fuckin’ perfect
(Fucking Perfect)

Quelle piccole donne potrebbero poi crescere e diventare grandi donne, consapevoli e orgogliose del proprio corpo, pregi e difetti annessi. Ne sono un esempio La rappresentante di lista nel potentissimo singolo Questo corpo, un’ode all’accettazione della fine: della fine di un’amore, della fine di una felicità attraverso ogni singola parte di sè.

A me non piace niente, non mi piace nessuno
Questo corpo che è stato una festa
Pieno di falsi amori
Pieno di peli
Verrò con tutto il mio cuore
A dirti “cosa credi?”
Questo corpo che mi vuole bene
Anche se cade non succede niente
È una promessa che faccio a me stessa
Io mi riprendo
Quello che mi hai portato via

Ma esistono anche donne stronze. Mi spiace dirvelo proprio alla festa delle donne ma è così. E vi dirò di più: ognuna di noi lo è stata in passato e lo sarà in futuro. Non bisogna essere assolutisti, siamo tutte brave e belle persone, però siamo umane ed essere umane significa provare tutta quell’enorme gamma di sentimenti ed esperienze che a un certo punto ti fanno diventare egoista, anche solo per cinque minuti. E al culmine di quell’egoismo capita che, a volte, ci comportiamo da stronze. A questo proposito ho voluto scegliere una splendida canzone frutto di un esperimento di Kahbum, i Daiana Lou e Davide Shorty, perchè ci ricordassimo che la stronzaggine gratuita, però, non ha scuse. E la loro protagonista Angelica, che tanto angelica non è, ne è l’esempio calzante.

Esistono poi le donne, che si riscoprono nel corso della loro vita e magari riescono ad accettare quella parte di sè che hanno tenuto nascosta con cura, sia a se stesse che agli altri. Ma a un certo punto sono riuscite ad accoglierla e volerle anche bene. Maru piccola donna e artista emergente italiana lo ha vissuto e ha voluto parlarne in Giorgia.

“Il  video  misura le  distanze tra  Maru e Giorgia,  la parte irrazionale  della sua personalità. Giorgia  è libera di  vagabondare e perdersi:  è un manichino intrappolato  in una condizione surreale, che  viaggia senza meta a centinaia di  chilometri da casa. Dall’altra parte Maru,  che invece non riesce a superare la razionalità  dei suoi gesti ordinari. Scena dopo scena, osserviamo  la tensione tra due entità ostinate che, nonostante tutto,  cercano di ritrovarsi in qualche modo.” (Edoardo Rubatto, regista del videoclip)

Siamo già a metà del nostro viaggio esplorativo tra le nostre sfumature di donna, viaggio intrapreso anche da La Perla Nera, protagonista di Ebano, canzone dei Modena City Ramblers che tutti i mancati comunisti moderni hanno cantato a qualche concerto del Primo Maggio o della Festa della Reppublica. Si tratta di un brano talmente bello e profondo, che non voglio sporcarlo con le mie parole. Ascoltate quindi tutte le nuance che, purtroppo, può vivere una singola donna.

Per l’ultima nota malinconica da dare a questo articolo – poi giuro che svolterà grazie a note più allegre- ho pensato a quante donne sensibili esistono nel mondo. Tutte, presumo. Allora ho cercato di pensare a una canzone altrettanto sensibile, che parlasse di queste donne e ne decantasse pregi e difetti arrivando dritta alle corde emotive di ognuno di noi. Ho trovato la canzone giusta e ho scelto la versione di Fabrizio Cammarata, che è la mia preferita. E, per intenderci, se la sentiste cantata dal vivo diventerebbe anche la vostra .

Come promesso ecco una canzone scoppiettante, dell’irriverente Myss Keta. Ho pensato che fosse un’ottima gabula per inserire altre 40 sfumature di donna, per rendere lo spettro ancora più ampio e includente, ottenendo al tempo stesso un titolo accattivante: 8 marzo, 47 sfumature di donna non avrebbe avuto lo stesso effetto, non credete?

Vuole desidera brama pretende
Decide comanda esige domanda
Onore rispetto pugnale nel petto

Siamo giunti alla conclusione del nostro excursus antropologico femminile, quindi ho scelto una canzone che è una vera e propria paraculata. Si tratta di Gli uomini e le donne sono uguali di Cesare Cremonini, perchè alla fine è vero. Esistono miliardi di donne ma anche miliardi di uomini e non è vero che esistono solo differenze tra una e l’altro, io vedo tutti i giorni moltissimi punti in comune – anche voi ammettetelo-. Quindi buona festa delle donne che sono uguali agli uomini (e quindi hanno diritto allo stesso trattamento di essi in blablabla… questa storia la sapete e la condividete già, spero)!

 

E se queste canzoni vi hanno conquistato, ecco a voi la playlist da ascoltare quando più vi piace.