[LIVEREPORT] Il ritorno di Hugo Race al Mood di Rende (CS)

 

HUGO RACE FATALISTS (live) + NOAH | DJ SET | Mood Social Club – Rende (CS)

14 Maggio 2022

 

A cura di Renata Rossi

 

Sono passati 16 anni da quel Febbraio 2006, all’allora B-side ogni concerto era un evento, l’attesa un momento bellissimo.

Cosa sarebbe successo? Quanti amici ci sarebbero stati? Il gruppo spalla sarebbe stato all’altezza?
Quel giorno era il turno di Hugo Race. Io e Antonio sabato pomeriggio eravamo stati come sempre a fare un giro da Carletto, “Orfeo” ci avrebbe sicuramente consigliato il disco giusto…anche questa volta.
Ma quella volta ci sorprese davvero mercoledì anche lui sarebbe venuto con noi al concerto.

Carletto, che aveva tanto amato la scena di Seattle non poteva perdere il concerto di Hugo Race. Il suo entusiasmo durante il live è uno dei ricordi belli di quegli anni. ‘Blues malato’, così avrebbe dipinto la musica di quella sera, quella chitarra e quella voce roca. Un live durante il quale i Camera 237, promettente band post rock di quegli anni, ha avuto l’onore di dividere il palco col cantautore…
Mi ritrovo sotto lo stesso palco sedici anni dopo, il B-side ha lasciato il posto al Mood.

Organizzare concerti è diventato molto più difficile, fino a qualche mese fa non sapevamo nemmeno se e come sarebbe ripartita la stagione della musica dal vivo. Quello del quindici maggio è l’ultimo live al chiuso prima che inizi il Mood Summer, dove l’aria rigenerante del parco fluviale di Rende cercherà di ristorare un po’ dal caldo asfissiante dell’estate cosentina.
Al Mood le porte aprono tardi, si sa qui da noi la gente esce solo dopo una certa ora. Inoltre ci sono già una serie di eventi in città.
Io ho lavorato tutto il giorno ma ci tengo tanto ad esserci, a dare l’arrivederci a questo posto così speciale per me.
Ad aprire le danze ci pensa Tullio e il suo Progetto Noah. La band utilizza chitarre distorte e suoni dilatati, Tullio racconta in versi storie appassionate e il suo mondo interiore, fino a lasciare spazio ad un brano dedicato alla mamma andata via proprio durante il maledetto lockdown. È quasi mezzanotte,
si aspetta che arrivi qualcun altro, ma resteremo in pochi ad ascoltare la splendida voce di Hugo Race. Le sue parole graffiano ancora una volta le nostre anime, la sua chitarra ci porta anche questa notte in posti lontani, in luoghi altri, dove poterci perdere senza voler tornare.
Il suo animo è quello raffinato di sempre, la sua cupezza, che da anni ce lo fa accostare a Nick Cave, con il quale ha avuto la fortuna di suonare a inizio carriera, fa parte della sua personalità.
Hugo sembra non essere invecchiato affatto, è rimasto uguale a quello che si divertiva sul palco del B-side anni prima con dei ragazzi, dei musicisti affamati di musica e di rock.
Tutto il resto sono solo emozioni, e le emozioni non si possono spiegare, bisogna viverle.
Ricordatelo quando nella vostra città non potranno più organizzare eventi, concerti, spettacoli, solo perché voi troppe volte avete preferito fare altro. Muovete il culo e ascoltate la musica dal vivo, non c’è cosa più bella.