[Recensioni] SANTACHIARA e “LA STRADA PIÙ BREVE PER TORNARE A CASA”

a cura di Ylenia Montonetti

 

SANTACHIARA

“LA STRADA PIÙ BREVE PER TORNARE A CASA”

 

Tracklist:
1. va bene così (intro)
2. l’ultimo giorno
3. odiamo ancora
4. nina
5. joker
6. le cose che non dici mai
7. ricordi
8. colpa dei no
9. le porte della notte
10. non ci balli con me
11. la mia testa è un postaccio
12. la strada più breve per tornare a casa (outro)

 

LA STRADA PIÙ BREVE PER TORNARE A CASA” (Carosello Records/SuoniVisioni), è il nuovo album di Luigi Picone, classe 1998 in arte SANTACHIARA (nome tratta dalla omonima strada dove ha vissuto).

Se hai frequentato, studiato o vissuto a Napoli anche per un periodo breve Santa Chiara è uno di quei posti che occuperà sempre un posto speciale nel tuo cuore, è quella strada che incroci spesso per passare da una parte all’altra, sgattaiolando tra i turisti e venditori di “aria di Napoli”, in svariate momenti della giornata ed è quello che fa questo disco.

Ogni brano è una tappa su questa strada che porta a casa, un’evoluzione vicolo dopo vicolo ma che conserva quello da cui è nato tutto. SANTACHIARA saltella fra vari generi, mescola la passione del rap che si porta dietro da ragazzino, il rock dei Nirvana, la musica urban e quella classica senza mai essere un pentolone di cose mischiate a caso.

Chi sta tenendo sotto occhio questo ragazzo sui social sa che ogni tanto spuntano messaggi vocali, appunti sparsi sulle note del telefono che sono stato spulciate, rielaborate e messe a punto per dar luce a un lavoro che non può esistere come singolo ma ha senso di esistere come album perché non puoi pensare di ascoltare solo una canzone, metti play e  lo ascolti tutto per capire dove stai andando

È come quando scappi lontano, lontanissimo da quello che credi sia casa tua e ti rendo conto non c’è un posto preciso, definito da 4 pareti ma è quel posto in cui stai bene e ti sento colmo di qualcosa, di sensazioni che ti fa venire voglia di trovare un’altra strada verso un’altra casa magari anche una più lunga, che ce ne frega.