[Recensioni]: C’MON TIGRE: “Habitat”, un album dal sound internazionale

Ph. Margherita Caprilli

C’MON TIGRE

“HABITAT”

(Etichetta: Intersuoni / Distribuzione digitale: Believe)

 

HABITAT –TRACKLIST

01-Goodbye Reality
02-The Botanist (feat. Seun Kuti)
03-Teen Age Kingdom (feat. Xenia França)
04-Sixty Four Seasons
05-Nomad At Home
06-Odiame
07-Sento Un Morso Dolce (feat. Giovanni Truppi)
08-Na Dança Das Flores
09-Keep Watching Me (feat. Arto Lindsay)

A cura di Renata Rossi

 

Un duo dal sound originale, italianissimo ma influenzato dalla musica internazionale: stiamo parlando dei C’MON TIGRE, tornati a far parlare di sè e della loro musica con l’album “Habitat”, uscito il 24 novembre.

“Habitat” è la conferma del mondo variegato e colorato che domina la musica dei C’mon Tigre, in cui jazz ed elettronica volteggiano senza sosta, nel quale è dolce ritrovarsi nel mondo carioca, nei balli, nel Carnevale, in uno spirito di accoglienza e di festa.

Esplorare terre sconosciute, trovarsi altrove, come in un libro di avventure per ragazzi, Goodbye Reality catapulta l’ascoltatore in una nuova terra in cui ballare la bossanova e nello stesso tempo fluttuare nell’aria.
Il viaggio continua con The Botanist che ci porta in Africa e in Sud America attraverso la voce di Seun Kuti.
Incontri, sorprese, scoperte, conoscenze, suoni che hanno il ruolo di avvicinare mondi solo apparentemente lontani ma che si fondono in un brano, in un ritmo, in un ballo. Sentire vicini altri popoli, altre realtà, questo succede in Teen Age Kingdom che vede la partecipazione di Xênia França, brillante artista brasiliana di San Paolo o in Na Dança Das Flores.

Come to my placeEvery single dayThat you gonna stayIt will be amazingHallway lawnturn into blue seanobody needs a key (I just give you my key)the door is open (to open)

 

Spesso ci si sente sbagliati, estranei anche a casa propria, come succede in Nomad At Home che racconta anche le difficoltà di accettare l’altro, di far sentire a casa chi proviene da una terra lontana dalla nostra.

Ad ampliare il ventaglio di emozioni che si apre all’ascolto di “Habitat”, la voce di Giovanni Truppi, sicuramente uno dei cantautori più intensi della sua generazione, in Sento Un Morso Dolce. Nel brano percussioni africane ed elettronica aprono ad un flusso di coscienza ossessivo, ad un sogno/incubo vorticoso in cui perdersi e ritrovarsi.

Trova spazio nell’album anche Odiame, la prima cover che i C’mon Tigre abbiamo mai registrato. Il brano è stato reso famoso in patria dal cantante ecuadoriano Julio Jaramillo.

La necessità di liberarsi, aprirsi al nuovo, osservare terre lontane, pur tuttavia sentendosi talvolta soffocati, costretti, impossibilitati a qualunque cambiamento: la musica può quantomeno aiutarci ad aprire uno spiraglio di cambiamento nelle nostre vite e nelle nostre anime e i C’MON TIGRE lo sanno bene.

C’MON TIGRE saranno in tour da febbraio 2024. Queste le prime date annunciate.

10.02 –BOLOGNA –TPO
21.02 –MILANO –Santeria
22.02 –TORINO –Hiroshima Mou Amour0
7.03 –ROMA –Monk
08.03 –MOLFETTA (BA) –EremoClub
15.03 –PORDENONE -Capitol