[Recensioni] “E’ Inutile Parlare D’Amore”? Ce lo spiega Paolo Benvegnù

 

Paolo Benvegnù

E’ Inutile Parlare D’Amore”

Woodworm/Universal Music Italia

A cura di Renata Rossi

 

Tracklist

1.Tecnica e simbolica
2. L’oceano (feat. Brunori Sas)
3. Pescatori di perle
4. Marlene Dietrich
5. Il nostro amore indifferente
6. 27/12 (feat. Neri Marcorè)
7. Our love song
8. Canzoni brutte
9. In der nicht sein
10. Libero
11. L’origine del mondo
12. Alla disobbedienza

 

E’ Inutile Parlare D’Amore” è il titolo del nuovo album di Paolo Benvegnù, uscito lo scorso 12 gennaio in digitale e disponibile dal 19 gennaio in CD e Vinile. Benvegnù è sicuramente uno dei cantautori più talentuosi ed eleganti della sua generazione, ed anche in quest’ultimo lavoro non fa altro che dimostrarcelo.
A pochi mesi dalla pubblicazione dell’EP “SOLO FIORI” ritroviamo infatti un cantante ispiratissimo che tira fuori il disco che probabilmente cercavamo da lui: delicato, profondo, struggente ma allo stesso tempo più diretto e godibile rispetto ai suoi ultimi lavori, con diversi brani che, visto anche il periodo in cui l’album è uscito, ascolteremmo volentieri a Sanremo.
Basta sentire i tre pezzi posti in apertura per scoprire come funzioni perfettamente l’incontro tra ritmo, melodia e arrangiamenti, nel pathos racchiuso in Tecnica e Simbolica, nel duetto tra Benvegnù e Dario Brunori le cui anime sembrano nate per stare insieme, vista la capacità di mescolarsi regalando meraviglia e stupore. Senza parlare del solito colpo da maestro di Benvegnù, contenuto in Pescatori di perle, brano che parte col suono leggero del pianoforte fino ad arrivare al ritornello intenso e struggente. Un testo poetico che si abbatte sulla coscienza dell’ascoltatore, aprendola e strappandola, con dolcezza e veemenza insieme.

E noi saremo come il vento, impossibili da decifrare

Ma quando sarà il tempo, vi insegneremo nuovamente a respirare

La magia resa possibilile solo dall’amore è raccontato nell’altro brano cantato in coppia: in 27/12, pezzo già presente in “Solo fiori”, tocca a Neri Marcorè farci ascoltare con la sua (bella) voce. Un brano vivido, che gioca sui sentimenti forti che regala la vicinanza, il sentire, l’assaporare un gesto, lo sfiorarsi di corpi che si desiderano.

Con Our love song si cambia registro, la musica spinge verso un’elettronica più acida e robotica, quasi a dare un taglio ironico all’andamento serioso, intriso di amaro romanticismo dell’intero album. E a proposito del non volersi mai prendere sul serio, del volersi mostrare sempre “Troppo poco intelligente”, il singolo apripista dell’album è Canzoni Brutte. Una canzone divertente e amara allo stesso tempo, “Scrivere canzoni brutte che possan piacere a tutti e tutte”, sembra essere un must dei nostri tempi bui, il mostrarsi superficiali, attenti solo alle mode del momento. Benvegnù con leggero sarcasmo prende le distanze da tutto ciò, dalle classifiche, dal mostrarsi mercenari, con uno sguardo disincantato e poetico.

Il disco è un invito a soffermarsi sui sentimenti che appaiono inutili, quelli gratuiti, puri, che non generano un vantaggio tangibile, un indotto. Come l’amore, come lo stare insieme, il volersi bene, il cercarsi. In una società in cui conta solo l’apparire, in cui la tecnologia ha preso il sopravvento su tutto, schiacciando l’umanità e l’unicità del singolo, l’amore è una forma di ribellione, come la lentezza, l’arte, la bellezza, la musica.
E allora ascoltare un disco, andare ad un concerto, possono diventare gesti importanti, tangibili, che, se non arrichiranno il nostro portafoglio, porteranno alle nostre anime un soffio di speranza e di umanità.

Di seguito i prossimi appuntamenti live con Paolo Benvegnù

Sabato 20 gennaio 2024 – Glue – FIRENZE
Giovedì 8 febbraio 2024 – Hiroshima Mon Amour – TORINO
Venerdì 9 febbraio 2024 – Latteria Molloy – BRESCIA
Giovedì 22 febbraio – Monk – ROMA
Venerdì 23 febbraio – Arci Kalinka Dude – SOLIERA (MO)
16 marzo Marostica (VI) Sala Don Bosco (in duo)
6 aprile Castiglion del Lago (PG) La Darsena Live

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