THRUPPI: è uscito l’omonimo album del progetto di GIOVANNI TRUPPI e alcuni componenti di THRU COLLECTED

Cover THRUPPI _ grafica Gabriele Skia, foto Svblimia

THRUPPI

Uscito venerdì 13 giugno per Island Records

 

Thruppi

 

L’omonimo album del progetto di GIOVANNI TRUPPI

e alcuni componenti di THRU COLLECTED

Ascolta e acquista l’album: https://isl.lnk.to/thruppi

Due generazioni a confronto. Una mappa sonora e sentimentale di Napoli. Un disco ma anche un laboratorio aperto.

Uscito il 13 giugno per Island Records THRUPPI, l’omonimo album del progetto che unisce Giovanni Truppi e alcuni componenti di Thru Collected.

Qui il link all’ascolto e all’acquisto del vinilehttps://isl.lnk.to/thruppi

Anticipato dal brano Buianotte e dal suo video animato, THRUPPI nasce in modo spontaneo e naturale. L’artista e il collettivo napoletano si sono prima trovati in modo casuale e istintivo e poi scelti per affinità di spirito e comunanza di vedute.

Appartengono a due generazioni diverse, ma condividono molti pezzi di vita e di arte. Innanzitutto Napoli, che li ha cresciuti, e un rapporto conflittuale e ambivalente con questa città affascinante e complessa, sincera e bugiarda, accogliente e soffocante, che Giovanni ha lasciato all’età di alcuni di loro.

Condividono un certo modo di fare musica: l’amore per una poetica pura e fuori da ogni vincolo precostituito. Per una sperimentazione sonora senza paura, che nasce da un’urgenza espressiva autentica e non dal desiderio di raggiungere un modello, un obiettivo, un risultato. Per una scrittura cinematografica e immaginifica, spesso senza orpelli, a volte cruda e disturbante, ma sempre efficace, capace di sintetizzare in modo appuntito e puntuale le emozioni.

L’incontro tra Truppi e Thru nasce quasi per caso: Giovanni ha scoperto Thru Collected grazie al suggerimento di un amico, ne è rimasto subito affascinato e li ha invitati a partecipare al podcast che ha accompagnato il suo precedente album Infinite Possibiltà per Esseri Finiti. In quell’occasione ha scoperto che i ragazzi erano cresciuti anche con le sue canzoni. Da quel primo scambio sono nati nuovi incontri: Thru Collected lo hanno invitato a suonare a un loro concerto a Milano e poi, con naturalezza, è nato il desiderio di approfondire la conoscenza reciproca, personale e artistica. Dopo poco si sono ritrovati in studio per scrivere insieme. E così, tra Napoli e Roma, hanno preso forma, in modo libero e liberatorio, sette canzoni.

Sette brani nati da un processo creativo condiviso che raccontano un incontro, un tempo, due generazioni vicine. Unendo con disinvoltura cantautorato, spoken word e rap il disco intreccia melodie delicate, cori stratificati e tappeti di synth con sonorità indie rock ed elettroniche attraversando momenti noise, punk, distorti e dissonanti. Il risultato è un’opera iper-contemporanea e ibrida dove i generi si contaminano e si dissolvono uno nell’altro.

Un progetto che è la perfetta somma delle parti che lo compongono, dove non ci sono primi attori, dove le esperienze e le influenze di tutti i componenti di Thruppi convivono insieme.

I testi, scritti a quattro o sei mani, intrecciano italiano e napoletano e riescono ad afferrare l’infinitamente piccolo rendendolo immediato, dirompente, a tratti schiacciante.

Le canzoni sono racconti di passaggi e di trasformazioni: il desiderio, l’adolescenza che si spegne, il disincanto di una generazione, la morte, la memoria, l’amore che muta, la solitudine e la ricerca di sé e di un posto nel mondo.

Canzoni intimamente universali, che parlano con la potenza di una semplicità asciutta, che rifugge ogni retorica, del diventare grandi entrando in un gioco pesante in cui vengono mosse pedine gigantesche (Napoli città di morte), della sfida faticosa e amara del crescere, in cui spesso un bel cazzo di niente la vita ti ha lasciato tu pensi di stare vincendo la gara con tuo padre facendo quello che lui non è riuscito a fare e solo più tardi ti accorgi che anche adesso che è morto è così che continua a comandarti (Vecchie Fiamme)

Dell’amore, di quello così grande che i sangui si uniscono dentro le pance delle zanzare mentre si vive nella paura di perderlo (Buianotte), di quello che si cerca anche nei momenti più duri (stammi vicino perché vedo nero nero nero) quando non so più chi sono e non so neanche più chi ero (Nero), oppure del dolore di affrontarne la fine, in cui continuo a respirare male solo per dimenticare (Sir Pente).

Della società in cui viviamo e della borghesia che la corrode, che ai suoi figli dà consigli per crescere ma bugie per farli stare meglio. (Denti Perfetti).

Napoli è sempre sullo sfondo, come luogo e simbolo, cuore pulsante e contraddittorio di un immaginario comune.

THRUPPI è un disco che parla del tempo, dei corpi, delle ferite e della possibilità di dire la verità anche quando fa male. Racconta una realtà tangibile, pura nella sua semplicità. Per questo, forse, nella cover dell’album tutti sono fotografati di schiena: è chiudendo gli occhi, lasciando andare i riferimenti precostituiti e le apparenze, che si vede davvero.

 

TRACKLIST

1. Buianotte (Giovanni Truppi, specchiopaura)

2. Nero (Giovanni Truppi, Alice, SANO)

3. Denti Perfetti (Giovanni Truppi, SANO)

4. Tornare indietro  (Giovanni Truppi)

5. Napoli Città di Morte (Giovanni Truppi, specchiopaura)

6. Vecchie Fiamme (Giovanni Truppi, Alice)

7. Sir Pente (Giovanni Truppi, Lucky Iapolo, Alice)

 

CREDITI

Buianotte

Parole di: Giovanni Truppi, Fabrizio Zullo, Giuseppe Mangiarulo

Musica di: Giovanni Truppi, Giuseppe Mangiarulo, Benedetto Romano, Valerio Fatalò, Rainer Monaco

Nero

Parole di: Giovanni Truppi, Riccardo Capone, Alice Triunfo

Musica di: Giovanni Truppi, Benedetto Romano, Valerio Fatalò

Denti perfetti

Parole di: Giovanni Truppi, Riccardo Capone, Valerio Fatalò

Musica di: Giovanni Truppi, Valerio Fatalò, Benedetto Romano, Fabrizio Pino

Tornare indietro

Musica di: Giovanni Truppi

Napoli città di morte

Parole di: Giovanni Truppi, Fabrizio Zullo, Giuseppe Mangiarulo

Musica di: Giovanni Truppi, Fabrizio Zullo, Benedetto Romano, Rainer Monaco, Valerio Fatalò

Vecchie fiamme

Parole di: Giovanni Truppi, Alice Triunfo

Musica di: Giovanni Truppi, Benedetto Romano

Sir Pente

Parole di: Giovanni Truppi, Lucky Iapolo

Musica di: Giovanni Truppi, Benedetto Romano, Valerio Fatalò

 

Registrato presso Feedback Studio, Starlight Studios e Delgado Recording studio

Prodotto da Giovanni Truppi, Benedetto Romano, Valerio Fatalò, Rainer Monaco

Tranne “Tornare indietro” e “Vecchie fiamme” prodotte da Giovanni Truppi, Benedetto Romano, Rainer Monaco

 

Giovanni Truppi: pianoforte, chitarre, synth

Ben Romano: Batteria, chitarre, basso synth e cori

Valerio Fatalò: Basso, synth, batterie

Rainer Monaco: Synth

Additional credits:

Giuseppe Mangiarulo (Specchiopaura): synth su Buianotte, chitarre su Napoli città di morte

Fabrizio Zullo (Specchiopaura): chitarra su Napoli città di morte

Giuseppe Limpido: batteria su Vecchie fiamme

Marco Matrone: pianoforte su Vecchie Fiamme

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