VIAGRA BOYS | Si avvicina l’unica data estiva italiana della band post punk

VIAGRA BOYS

La band più audace e dissoluta del post-punk odierno sarà live per una data unica estiva al Flowers Festival di Torino col nuovo album

 

La band post-punk più istrionica della Svezia torna tra pochi giorni in Italia per un’unica data estiva: i V**gra Boys saranno tra i protagonisti del Flowers Festival di Collegno (TO), la sera di sabato 5 luglio, nell’area spettacoli allestita nel Cortile della Lavanderia a Vapore nel Parco della Certosa. I biglietti per lo speciale concerto sono acquistabili su Ticketone e Mailticket.

Gli eroi del post-punk di Stoccolma hanno pubblicato ad aprile il nuovo album, intitolato “viagr aboys” tramite la loro nuova etichetta indipendente, Shrimptech Enterprises. Co-prodotto dal collaboratore di lunga data Pelle Gunnerfeldt insieme alla band, viagr aboys incanala l’umorismo osservazionale affilato del gruppo e la loro singolare capacità di smantellare tutto e niente allo stesso tempo, mescolando vita reale e arte. Lo show torinese sarà l’unica occasione estiva per ascoltare dal vivo il nuovo disco.

V**GRA BOYS

5.07.2025 – Flowers Festival – Collegno (TO) 

Cortile Lavanderia a Vapore

Parco della Certosa, Corso Pastrengo 51,

Biglietti: euro 35 € + prev.

Disponibili su Ticketone e Mailticket.

Info su www.virusconcerti.com

Il primo singolo tratto dal disco, “Man Made of Meat”, trae ispirazione dalle esperienze del frontman Sebastian Murphy durante un tour negli Stati Uniti con i Queens of the Stone Age, passando il tempo nei Walmart americani. Il brano è spinto da linee di basso e riff di chitarra incisivi, e con l’escalation del caos, aumenta anche il senso di complicità di Murphy, che culmina in una confessione tanto cupa quanto riconoscibile: “Odio quasi tutto quello che vedo, e vorrei solo sparire.

Nel 2022 la band ha pubblicato il terzo album, Cave World, una satira vulcanica contro complottisti e no-vax. Quell’album ha segnato anche il debutto televisivo del gruppo negli Stati Uniti con una performance al Jimmy Kimmel Live!, e ha ottenuto attenzione da parte di NPR, Pitchfork, The Fader, V Magazine, The Needle Drop, e molti altri.

Con il nuovo album Murphy ha cambiato direzione, guardando più dentro se stesso:

Tutta quella roba politica era estenuante”, ammette ridendo. “Questo è come un album omonimo, ma un po’ semplice e stupido — perché così sono io.”

C’è chi dice che i V**gra Boys siano uno specchio in grado di mettere in luce l’assurdità dell’esistenza e le illusioni della realtà, un giudizio contorto sulla società occidentale guidato da un basso incalzante, una festa esagerata 24 su 7 sull’autostrada dell’acido. O forse, più che altro, una cruda presa in giro della mascolinità moderna, che offre narrazioni di evasione prive di qualsiasi forma di autoconservazione, come un’oscura porta di un vicolo sul retro della psiche umana.

Metafore a parte, i V**gra Boys sono un sestetto inarrestabilmente crudo, composto da musicisti jazz di formazione classica, tatuatori amanti del karaoke e veterani della scena hardcore, che sfornano suoni spastici e pulsanti dagli inferi della musica rock contemporanea, una forza maggiore del punk travolgente dei tempi che furono.

Il cantante e frontman Sebastian Murphy, un po’ Iggy Pop e un po’ Hank Williams, incarna tutto quello che i V**gra Boys rappresentano in ultima analisi: un’azione frammentata e forse disillusa, avvolta e tenuta insieme da una spavalderia inestinguibile, da apparizioni esplosive e da un songwriting pieno di risorse.

I testi di Murphy riflettono spesso sull’assurdità e l’arretratezza del mondo moderno, sebbene eviti di prescrivere convinzioni o di schierarsi. Pertanto, la musica della band è caratterizzata da una critica giocosa ma incisiva delle follie e delle contraddizioni della società, impostata su una produzione pesante ed esplosiva.

I V**gra Boys hanno ottenuto un notevole successo e consensi, esibendosi in spettacoli sold-out in tutto il mondo. Il loro impatto si estende alla scena musicale svedese, dove hanno vinto premi come Album dell’anno e Best Live Act agli Swedish Grammis & P3 Guld Awards, evidenziando il loro ampio fascino e influenza.

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