Bee Bee Sea – The Rodriguez – DUVALIER, Sabato 10 Dicembre 2016

mer/14.06 (7 Novembre)

È un po’ che Teo (Matteo Leonardi) ci segue come fotografo. Ieri mi ha chiesto se mi andava di scrivere il report della data di sabato con Bee Bee Sea e The Rodriguez, al Centro Stabile di Cultura di San Vito. L’idea è particolare, visto che sabato ci suono anch’io, in apertura con Duvalier, e né lui né Più o Meno Pop mi hanno dato un limite di battute – di solito vuol dire che è meglio restare corti.

Penso a questo, e penso a Pisi (cantante-chitarrista) che sta da cani e stasera non canta a prove, mentre sono in treno verso Padova.

 

sab/21.07 (serata del Live!)

Ritardi allucinanti. Finalmente check.

 

/22.45

Sono in backstage con Ale dei Rodriguez, appena conosciuto. Cantiamo Dead Flowers, poi mi vengono a chiamare.

 

/23.38

Il live è andato bene, non vedevo nulla – ci piacciono le luci basse – ma sentivo tutto il movimento sotto palco, ogni tanto un flash (non ero io, ndr [Matteo] ). Il primo in provincia con Giovanni, il nostro ex produttore, ex fonico e nuovo batterista.

(Avevo lasciato mezza pagina bianca sotto questa frase, la sto riempiendo stamattina mentre raggiungiamo il concerto di oggi a Verona – nebbia nebbia nebbia. È strano dover scrivere di come hai suonato 12 ore fa, cercando di pescare i pezzi più grossi dal ramen psichedelico di ieri sera per spiegarvi com’è andata. Mi sa che lo faccio fare a Teo).

[Matteo]

Beh che dire, intanto, cercherò di essere il meno possibile di parte;

Duvalier, sono in tre, hanno recentemente cambiato batterista, ed il loro è stato un live senza tanti “fronzoli”, dritti dall’inizio alla fine (immaginatevi una carovana nel deserto, che sfreccia, senza sosta, tanta polvere e tanta sete ), senza dare troppo spazio a convenevoli. Ci fanno sentire canzoni del vecchio repertorio, qualcosa da Hay Lobos (2016), ma lasciano altrettanto spazio a qualche pezzo inedito, e qui il pubblico sembra apprezzare; dal buio che avvolge il sotto-palco si sente addirittura un fragoroso “Evviva”!

Il tutto dura all’incirca 30 minuti, forse erano anche 40”, non ricordo di preciso.

 

/23.45

Rodriguez sul palco. Ho conosciuto (solo) i due chitarristi, prima. Da fuori suonano come un bivio tra Stone Roses e Stones, hanno il loro Liam anche loro, intasato di riverberi perché comunque adesso va così – musicalmente interessanti in ogni caso, me li vedo alternando banchetto merch e sottopalco. Mi ritrovo in backstage mentre loro stanno finendo e me li vedo arrivare incazzatissimi: durante uno dei miei giri mi sono perso Ale e Liam che si prend…., va beh, diciamo che hanno avuto uno piccolo scontro. Onstage. Che cazzo, il garage brit che dà segni di vita e io me li perdo.

 

dom/approssimativamente 00.30

I Bee Bee Sea (BBC) ci avevano lasciato delle aspettative alte dopo il loro check, ma ora le stanno superando tutte senza fatica.

Per quanto mi riguarda, sono l’esempio lampante dei danni che stanno facendo l’hype e le booking alla musica in questo momento: da Roma, da Bologna, da Arezzo e via così arrivano tsunami di complimenti indiscriminati per band garage col cappellino e i pantaloni ascellari, e generalmente una su quattro fa cagare. Ero partito più che prevenuto. Ma i Bee Bee Sea sono una bomba, totali. Per chi non li avesse mai sentiti, fate scrivere ai Calibro 35 il prossimo disco dei Black Lips. E poi fatelo portare in tour dai Black Keys. Totali, già detto?

Il live diventa molto più lungo del previsto quando l’ampli della chitarra ci abbandona tutti – il mio Blues Junior salva la serata, si riparte e si fanno anche i bis. Andateli a sentire.

 

02.48

Partiamo dal CSC dopo venti minuti a caricare (grazie Sarto e Teo), poi a scaricare in sala prove, poi a letto, che domani c’è la nebbia.

 

 

Parole Marco Ritz & Matteo Leonardi

Foto storia a cura di Matteo Leonardi