
TRACKLIST
- Below a fire
- Jai Singh
- Hour
- Last man on mount Elysian
- Birds of a feather
- Gates
- Shemkel
- Lovers’eyes
- Road
Basta una sola, semplice parola per descrivere il nuovo disco dei disco dei Mimes of Wine: Emozione.
Emozione per un modo di raccontare la vita che entra letteralmente dentro l’animo dell’ascoltatore e lo pervade.
Emozione per la voce di Laura Loriga, dolente e calda, per il suo songwrinting compiuto ed essenziale, per le atmosfere oscure e vibranti.
Uscito per Urtovox a distanza di quattro anni dal precedente “Memories for the unseen”, “La Maison Verte” è il terzo album di Laura Loriga e dei suoi Mimes of Wine, e segna un deciso passo in avanti verso una consapevolezza musicale piena e compiuta, in cui ai facili riferimenti musicali (Dead can Dance, Joni Mitchell, Olivia Chaney, Fiona Apple) si accosta una personalissima visione d’insieme.
Il risultato è un disco sorprendente, musicalmente maturo, denso di passione, nove tracce da ascoltare e riascoltare con attenzione e animo predisposto, perchè non goderne sarebbe un vero peccato.
A spiccare su tutte “Birds of a feather” il primo singolo estratto, un brano intenso e delicato in cui la voce di Laura danza tra pianoforte e violoncello e “Lovers’ eyes”, scritta assieme a Corrado Nuccini (Giardini di Mirò), dall’incedere onirico e fluttuante.
Un lavoro indiscutibilmente ispirato, in cui risaltano tanto le doti di scrittura e la stile di esecuzione della Loriga quanto la compattezza e l’omogeneità di un suono minimale ma pieno dovuto probabilmente alla scelta di Laura di arrangiare e produrre il disco assieme alla band.
