Marlene Kuntz @ Lumiere Pisa 11 marzo 2017

I protagonisti della web-serie +o- POP,  in questo episodio si dedicano all’ingegneria genetica trasformando la puntata in “Le avventure BIOTECH di +o- POP”.

La novità è che possiamo ufficialmente annunciare di essere ora in grado di clonare il primo elemento dei Marlene Kuntz.
Ora non dovrete più dire “lunga vita ai Marlene” ma potrete avvantaggiarvene per l’eternità, proprio come degli Highlander. In questo episodio vi raccontiamo di come abbiamo clonato Cristiano Godano.

Tutto ha inizio al Lumiere di Pisa,  uno spazio che affonda le sue radici nelle origini del cinema in Italia e dopo più di cento anni di vita, ne muta i contenuti dal cinema a spettacoli, eventi musicali ed altre espressioni artistiche.
Non lasciatevi confondere, non è di questo tipo di mutazioni che parleremo oggi, bensì di bioingegneria, di manipolazioni genetiche, di tecnologie di DNA ricombinante e di molto altro.

Ma non divaghiamo e torniamo al Lumiere.

Sabato sera (11 marzo 2017) questo storico luogo ospitava l’unica data nell’alta toscana del tour “Onorate il vile” dei Marlene Kuntz e noi eravamo lì per partecipare ad un evento musicale imperdibile.
Una delle ultime date di un tour che ne conta 23, quasi tutte Sold Out.


La mancanza di prevendita ci faceva temere in una ressa all’entrata con code chilometriche e difficoltà a raggiungere il palco per poter scattere qualche foto, dal momento che al lumiere non esiste il pit.
Fortunatamente la gestione delle entrate è stata perfetta e la coda quasi non si è notata, nonostante già prima dell’inizio del concerto la sala fosse completamente gremita.


E arriviamo sotto al palco, in pole position in posizione centrale rispetto al palco, proprio sotto l’asta del microfono di Cristiano Godano.
I Marlene Kuntz non ci faranno aspettare molto e più o meno in orario, intorno alle 22,30 iniziano un concerto che durerà per ben 2 ore, nonostante la sfortuna fosse dalla loro parte. Durante tutto il concerto a Cristiano Godano si sono rotte in continuazione le corde della chitarra. Un problema fastidioso ma non grave, anche con una chitarra a 5 corde se la cavava bessimo.

Sul palco sono scatenati, un po’ perché il posto, come loro stessi hanno confessato, uno dei più belli in cui si sono trovati a suonare, ma sopratutto per il calore della gente nella sala.
Non è solo il calore della gente ad essere grande, la temperatura ambiente, nella sala, era veramente molto calda. Aggiungiamo che sul palco Cristiano Godano non si è fermato un secondo, agitandosi come un forsennato, dopo pochi minuti la chitarra intera grondava di sudore, così noi e le nostre ottiche, sotto il palco, abbiamo raccolto una quantità di DNA sufficiente per clonarlo.

 

E proprio grazie a questo DNA che i nostri scienziati sono riusciti a sintetizzare il primo Cristiano “Clone” Godano, il primo compenente della band clonata. A breve ci procureremo anche il codice genetico di Luca Bergia, Riccardo TesioLagash. E potrete finalmente portarvi a casa la vostra band preferita.

Mentre noi con un occhio analizzavamo i campioni di laboratorio, con l’altro immortalavamo l’esibizione e con le orecchie ascoltavamo il gruppo che ci deliziava con questa setlist di ben 21 brani (17+4):

La città dormitorio (ascolta)
3 di 3 (ascolta)
L’agguato (ascolta)
Formidabile (ascolta)
Fecondità (ascolta)
Overflash (ascolta)
Cenere (ascolta)
Niente di nuovo (ascolta)
Leda (ascolta)
Ape regina (ascolta)
L’esangue Deborah (ascolta)
Come stavamo ieri (ascolta)
Sulla strada dei ricordi (ascolta)
Retrattile (ascolta)
Ti giro intorno (ascolta)
E non cessa di girare la mia testa in mezzo al mare (ascolta)
Il vile (ascolta)

La mia promessa (ascolta)
Lunga attesa (ascolta)
Ineluttabile (ascolta)
Nuotando nell’aria (ascolta)

Ah ma noi eravamo lì non solo per le nostre ricerche bio-tech ma anche per raccontarvi ad immagini la serata. E lo facciamo con due foto storie.

la prima fotostoria è di Sonia Golemme

la seconda fotostoria  di Maurizio Lucchini

Sono da poco passate le 12,30 i Marlene scendono dal palco per lasciare spazio a Dome La Muerte. e per finire al serata in bellezza cosa manca se non possono farsi un bel selfie con Dome?

Foto di Alex Astegiano

 

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