Il rapporto odio-amore nei confronti dell’America è uno dei temi che sta tanto a cuore agli U2 ed è presente un pò in tutte le tracce di “The Joshua Tree“. Se da una parte, nelle undici canzoni dell’album, viene esaltata la bellezza naturale, la vastità e la maestosità dei paesaggi americani, dall’altra viene anche denunciata apertamente la politica estera statunitense.
“Bullet the Blue Sky”, quarto pezzo del disco, è stato ispirato dai viaggi di Bono in Salvador e Nicaragua, dove il cantante constatò la drammatica situazione di paesi messi in ginocchio dall’embargo economico imposto dagli USA. Le pallottole sparate nel cielo, come spiega già chiaramente il titolo, fanno riferimento proprio a questo e denunciano aspramente tutte le guerre del mondo. Le stilettate alla chitarra e il ritmo scandito dal basso di Adam Clayton e dalla batteria di Larry Mullen, sembrano proprio mimare il suono violento e incessante degli spari e delle mine pronte ad uccidere intere popolazioni, donne e bambini innocenti. La rabbia e le urla minacciose escono fuori ancor di più nella versione presente in “Rattle and Hum“, successivo album della band, o durante i live, nel corso dei quali Bono, cambia parte del testo del brano, riuscendo, in maniera più chiara e decisa, ad accusare apertamente i paesi più ricchi di essere responsabili della drammatica situazione economica in cui versano milioni di esseri umani e delle guerre diffuse in diverse parti del pianeta.
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