Un lavoro pieno d’amore: nuovo album per Paolo Saporiti

Di: Renata Rossi

PAOLO SAPORITI

Acini
(Goodfellas Records)

 

TRACKLIST

01) A DUE PASSI DAL CIELO
02) CHE COSA RIMANE DI NOI
03) AMERICA
04) AMICA MIA
05) ARRIVEDERCI ROMA
06) PROFUMO DI TE
07) ANIMA SEMPLICE
08) CAMBIEREMO IL MONDO
09) LE PASSEGGIATE NOTTURNE DEL RE
10) LA MIA LUNA

 

È un ritorno che conta davvero per il cantautorato italiano quello di Paolo Saporiti, che ci presenta Il nuovo disco, Acini, in uscita il 23 marzo per Goodfellas records, ispirato al romanzo del padre, Acini d’uva.
Non si ferma un attimo Paolo, visto che l’album esce ad appena un anno di distanza da “Prega per me” dei Todo Modo, progetto alternativo e avanguardista che vede insieme il cantante milanese e i musicisti Giorgio Prette e Xabier Iriondo. A tre anni fa risale invece il suo ultimo lavoro da solista, ”Bisognava dirlo a tuo padre che a fare un figlio con uno schizofrenico avremmo creato tutta questa sofferenza”.

Questa la sua personale opinione del romanzo paterno:

“è un lavoro pieno di amore, declinato nelle sue varie forme. Stati universali che, mai come in questo momento, ritengo giusto e sensato scandagliare come autore di canzoni che vive in Italia, paese in costante e irrefrenabile declino».

Ed è sicuramente ricco d’amore anche quest’album in cui Paolo mostra la sua anima, il suo lato più intimo e sincero. Nel suo nuovo viaggio sonoro, il songwriter meneghino si avvale della collaborazione di Christian Alati, che ha curato in toto la produzione, dagli arrangiamenti sino al mastering. Nelle nuove liriche il sentimento è reso protagonista assoluto grazie a una scrittura ancora una volta né semplice né immediata, ma che riesce a scandagliare i paesaggi fisici e quelli dell’animo in maniera intensa e poetica; la sua si manifesta come una visione del mondo non più arrabbiata e offesa come succedeva in passato, ma piuttosto disillusa e matura. In realtà le due anime di Paolo sono sempre presenti, ieri come oggi la rabbia e il rock vanno a braccetto con la poesia e il songwriting, solo che in “Acini” a prevalere è quest’ultima sua veste. Nell’ultimo lavoro si sente la mancanza di Xabier, da sempre l’anima più sperimentale degli Afterhours, e alcuni potrebbero storcere il naso e vedere “Acini” come un passo indietro o peggio ancora una resa, ma non è affatto così. Nella delicatezza dei suoni, nel respiro ampio che dà alla sua musica, capace però di colpire grazie ai dettagli e al lavoro di cesello, “Acini” possiede un fascino antico ed emozionante.

Il folk delicato di “America”, le aperture al pop di “Cambieremo il mondo”, le rifiniture jazz di “Anima Semplice”, la disarmante apparente semplicità e levità del brano di apertura “A due passi dal cielo” ci offrono il suo nuovo sguardo verso il mondo. “Arrivederci Roma” ci regala carezze dolci-amare, emozioni cristalline, una malinconia lieve.

“Arrivederci Roma è la madre di oggi, la nostra parte femminile che si specchia nella speranza delle immagini dettate dalla maturità. Lo sguardo consapevole e auto-ironico sul passato punta dritto al cielo (il futuro), proiettato nel peso leggero del quotidiano. Regala al figlio, oltre alla vita e alla potenza del già ‘creato’, la capacità liberata del sognare la vita innamorati della propria esistenza”

In definitiva, preferiamo non prendere una posizione netta tra il Paolo Saporiti cantautore folk-rock e quello avanguardista, crediamo solo che la sua proposta musicale colta e sincera meriti maggior fortuna e un’attenzione diversa rispetto a quella che gli è stata riservata finora, speriamo che questa sia la volta giusta.

 

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