#piuomenointerviste: un “microfono” per le novità – L’ALBERO DEL VELENO

Artwork: Steve Indronant

A cura di Simona Luchini

Una fotografa curiosa decide di incontrare artisti emergenti e talentuosi cui porre 10 domande per conoscere meglio ogni volta una band diversa: questo è #piuomenointerviste: un “microfono” per le novità.

Conosciamo oggi L’albero del Veleno: Nadin Petricelli (Keyboards & Synth), Lorenzo Picchi (Guitars), Michele Andreuccetti (Bass), Marco Brenzini (Flute), Jacopo Ciani (Viola & Violin), Claudio Miniati (Drums).

 

Artwork: Steve Indronant

 

Quando nasce il vostro gruppo e a cosa si deve il suo nome?

La band nasce nel 2010 con lo scopo di creare colonne sonore originali per film thriller e horror. Il nome riprende una vecchia leggenda che narra di un albero velenoso che portava inesorabilmente alla morte chiunque si cibasse dei suoi frutti o si addormentasse sotto le sue fronde. Questa storia ci affascinava e calzava a pennello con quello che volevamo ricreare: qualcosa di bello ed armonioso fuori, che però celasse un’anima oscura.

Una parola che caratterizzi ognuna delle tracce del vostro album

Riteniamo che il miglior modo per caratterizzare ogni singolo brano di “Tale of a Dark Fate” sia farlo visivamente e non usando le parole, per questo abbiamo inserito nell’album un booklet al cui interno è presente un’immagine per ogni traccia, il tutto ad opera del bravissimo artista Steve Indronant.

La canzone che amate di più del vostro album

Il disco è un concept album e tutte le tracce sono unite, il passaggio da una all’altra è quasi intangibile, non sono presenti stacchi (ad eccezione dell’intervallo, a dividere il primo dal secondo atto). Essendo un lavoro da vedere come un’insieme non riusciamo a trovare un brano su tutti. Se dovessimo però sceglierne uno per far capire a chi ci ascolta quale sia la nostra musica, “Morpheus” è il brano che racchiude l’essenza della nostra proposta.

Come definite la vostra musica e quali sono gli artisti che vi ispirano di più?

Siamo stati sin dal primo disco catalogati come band progressive rock, anche se in realtà non abbiamo mai pensato di fare un determinato genere. Penso che il termine “colonna sonora” sia il più appropriato, perché non racchiude forzatamente il tutto in un unico genere. Una colonna sonora può essere sia musica classica che metal estremo, l’importante è che riesca a far parlare le immagini. Sicuramente tra le nostre maggiori fonti di ispirazioni ci sono Morricone, Frizzi, Cipriani, Badalamenti, Micalizzi, i Goblin e tanto altro che non necessariamente abbia un collegamento con la musica che facciamo.

Cosa pensate del panorama musicale attuale?

Il panorama attuale fortunatamente presenta tante ottime realtà, il problema è che sono quasi sempre sotterrate nel più mero underground. Ciò che distrugge tutto è l’industria musicale, il famigerato music business che annulla completamente il lato artistico in favore di quello unicamente remunerativo.

Se poteste viaggiare nel tempo dove vorreste andare?

Nel futuro, per capire a cosa ci porterà questa società. Il passato è già stato scritto, è il futuro che è incerto.

Se poteste scegliere di collaborare con un particolare artista internazionale, chi sarebbe e perché?

Se dovesse essere solo uno sicuramente Ennio Morricone, perché ha creato capolavori immortali riuscendo ad unire la musica classica a quella pop. Un genio assoluto.

Una domanda che faccio sempre agli artisti in promozione: perché una persona dovrebbe ascoltare il vostro disco?

Forse è più facile dire chi non dovrebbe ascoltare il nostro album: tutti coloro che pensano che la musica sia soltanto quella delle classifiche, quella fatta a tavolino per piacere a più persone possibile grazie a ritornelli ridondanti e frasi ad effetto. Noi non scriviamo musica ragionando su cosa possa piacere agli altri, ci limitiamo a scrivere in note quello che abbiamo dentro, che piaccia o no.

Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati per il futuro?

Nessun obiettivo, andiamo avanti giorno per giorno. Sarebbe però molto bello essere contattati per comporre una colonna sonora ad hoc per un film.

Cosa avete in mente per il futuro? Tour, concerti.. dateci tutte le info per potervi seguire!

Né tour né concerti, abbiamo sospeso l’attività live per concentrarci unicamente ai lavori in studio. Chi vuole seguirci può farlo ascoltando i nostri dischi, ascoltabili per intero gratuitamente sul nostro bandcamp

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