Firenze Fringe Jazz Festival: giro jazz in quattro tappe

A cura di Marlene Chiti

Firenze, 06/09/2018

Abbiamo deciso di concederci una giornata a spasso per Firenze fra gli eventi del Firenze Fringe Jazz Festival, che anche quest’anno si svolge a ridosso del primo fine settimana di settembre. Caratteristica distintiva di questa manifestazione è quella di essere un festival diffuso, con eventi per lo più gratuiti, che si svolge in varie piazze e location dell’Oltrarno fiorentino. Selezionando una serie di eventi concatenati abbiamo compiuto un percorso in quattro tappe.

Prima Tappa – Piazza Santo Spirito ore 19
Si apre in una delle piazze principali della movida fiorentina il nostro giro in jazz.
Protagoniste le Girlesque Street band che si autodefiniscono la prima ed unica street band italiana tutta al femminile. Attive già da qualche anno, sono una tipica marching band composta da una quindicina di elementi: fiati, ottoni e percussioni; le musiciste indossano abiti con bustini che ammiccano scherzosamente allo stile burlesque. Propongono dei brevi set in diversi punti della piazza attirando con le loro note allegre e l’atteggiamento vivace e scanzonato un folto pubblico di curiosi. Fra i vari pezzi proposti ci pare di riconoscere anche Rolling in the Deep di Adele.

Seconda Tappa – Piazza del Carmine ore 19.30
A poche centinaia di metri da Santo spirito, ci attende la seconda tappa. In piazza del Carmine sono allestiti un palco capiente, una postazione per incontri e talk show e un’area street food con diverse proposte interessanti. Questa sera sono in scena I Licaones quartetto composto da Mauro Ottolini, trombone, Francesco Bearzatti, sax tenore, Paolo Mappa, batteria, e Oscar Marchioni, tastiere. La band propone un sound vivace e allegro, un ibrido musicale che spazia dal jazz al blues fino a qualche inserto latino, piacevole e ballabile.

Terza tappa – Sala Vanni ore 21.00
Non abbiamo bisogno di fare che due passi per Il piatto forte della serata, il concerto di Rita Marcotulli e John De Leo, che si tiene nella bella location della Sala Vanni, affacciata su Piazza del Carmine. Il presentatore ci rivela che stiamo per assistere ad una prima assoluta ovvero alla prima uscita ufficiale live dei due artisti in duo, in cui lo stile di canto sperimentale di De Leo incontra la perizia strumentale della pianista Marcotulli. Lo spettacolo è molto interessante seppur di non immediata fruizione per il pubblico meno smaliziato.
De Leo si produce infatti in una performance vocale quasi totalmente dedicata allo scat, stile di canto jazz che non prevede l’uso di parole dal senso compiuto ma di fonemi che abbiano un suono accattivante e possano riprodurre le sembianze di strumenti musicali. Fanno eccezione l’esecuzione di due classici quali Over the Rainbow e My Funny Valentine, comunque ampiamente rivisitate in chiave sperimentale con l’inserimento di loop e artifici vocali. Degno di cronaca è anche il momento in cui De Leo canta con la testa infilata nel corpo del pianoforte per sfruttarne le proprietà armoniche.

Quarta tappa – Porto di Mare ore 23.00
Tappa conclusivo del nostro giro in jazz, è l’esibizione del Francesco Maccianti Trio composto oltre che da Maccianti al pianoforte anche da Ares Tavolazzi al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria. Il trio ha da poco pubblicato per l’etichetta Abeat l’album Path, che costituisce la schiena dorsale di questa esibizione tenuta nella saletta sotterranea del Porto Di Mare.

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