La melodia secondo i The Lust Syndicate: Capitalism is Cannibalism

The Lust Syndicate

Capitalism is Cannibalism

(Trisol/distr. Audioglobe)

 

A cura di Giuseppe Visco

 

Tracklist:

1 Statement: Consenting Victim
2 Death Moves Towards Us
3 Utopia as Violence
4 Statement: Flattering of Humanity
5 One Creed
6 From Despair to New Barbarism
7 Deserted Future
8 Statement: The United States of Slavery
9 Financial Aristocracy
10 Black Virgin Stabbed Jesus
11 Capitalism As Religion
12 The Word of God (Is His Sperm)

 

E’ uscito il 18 Gennaio per l’etichetta tedesca Trisol Music Group, Capitalism Is Cannibalism, album d’esordio dei The Lust Syndicate.

Anima del nuovo progetto The Lust Syndicate è Simone Salvatori, conosciuto ai più come Spiritual Front. Vero deus ex machina del progetto, l’artista romano – assoluto protagonista mondiale del suicide pop – ha trovato in Trisol Music la combinazione perfetta calcolando che l’etichetta tedesca è “specializzata” in darkwave, darkfolk e death rock, un insieme di generi che alla fine va a comporre le varie sfaccettature di “Capitalism is Cannibalism”.

La copertina dell’album richiama alla mente quelle di Spiritual front: cruda, violenta e d’impatto. E’ proprio una caratteristica di Simone Salvatori quella di cantare la violenza, le rivoluzioni e la realtà nella sua crudezza.

Le tracce dell’album vedono alternarsi voci differenti con una caratteristica che le accomuna tutte, il testo graffia su una base quasi dionisiaca. Le critiche aspre e diverse alla società, che cerca di imporre una visione unica della realtà, il concetto di commercializzazione, di globalizzazione, l’odio crescente senza dimenticare però la visione critica sulla politica. Il capitalismo viene proprio indicato come un credo ai quali gli uomini sottostanno senza opporre alcun tipo di opposizione; anzi il materialismo diviene un vero e proprio dio da idolatrare. A sorprendere non sono solo le sue tesi ben delineate sui temi dell’attualità, ma anche i rinomati ospiti chiamati a raccolta in questo disco (spalmati tra album e bonus track): Michael DE Victor dal gruppo neofolk While Angels Watch, l’attore di genere italiano Mark Thompson Ashworth, l’occultista americano Paul SmalleyGary Carey dei Joy of LifeSean Ragon dei Cult of YouthErin Powell degli Awen e Caroline Jago dei pionieri del neofolk Sol Invictus.