[Recensioni] Fabio Cinti: canzoni di Grazia e Memoria

© Pietro Martinello

 

 

A cura di: Antonio Bastanza

 

FABIO CINTI

Al Blu mi muovo
(Private Stanze- Audioglobe)

 

TRACKLIST

1. Tra gli alberi combatto
2. Giorni tutti uguali
3. Da lontano
4. Che cosa succede?
5. Amore occasionale
6. La sventurata rispose
7. Vieni con me
8. Il grande balzo in avanti

Il nuovo album di Fabio Cinti, uscito il 24 aprile 2020, s’intitola “Al blu mi muovo”.

Questo è quello che dovrebbe bastare per recensire il lavoro di un artista, anzi di un Artista, che ha dimostrato disco dopo disco di riuscire a non venire mai meno ad una coerenza artistica invidiabile.
Forze elastiche” e “La voce del Padrone – un adattamento gentile“, vincitore della Targa Tenco 2018, hanno tracciato un percorso fatto di grazia ed eleganza musicale, di ricercatezza e profondità tali da proitteralo nel gotha del cantautorato italiano.
Tuttavia, pur senza meravigliarsi troppo della cosa, questo è valso più per addetti ai lavori e critica che per il grande pubblico, notoriamente refrattario a dedicare all’ascolto di un brano il tempo che merita. Viviamo in tempi di likes più che di ascolti, di cuoricini come forma di apprezzamento ed emoticon inventate per dar voce alle emozioni, viviamo in tempi complicati resi ancora più difficili dalla caducità dei giorni che abbiamo vissuto, e in tempi come questi  “un album di canzoni non è necessario, per quanto possa essere buono il suo contenuto”.
Oppure no.

Ecco se va trovato un difetto a questo disco è che sarebbe dovuto uscire almeno un mese prima, perchè le canzoni non sono tutte uguali, alcune sono indispensabili. E quelle di Fabio Cinti lo sono.

Ognuno combatte la propria guerra come può, con le armi che ha e rispetto al proprio coraggio, e il coraggio massimo è quello dell’eremita, che da solo sorregge le sorti del mondo. Tu? In che modo vuoi dare il tuo contributo?

Al blu mi muovo è un disco di incertezza, di precarietà, le cui fondamenta poggiano sul terreno più fertile, artisticamente parlando, che esista: il non accontentarsi di quello che si crea per il solo fine di creare, l’anelito alla compiutezza della propria arte, il tentativo di “fermare l’attimo della felicità/capire l’alchimia di un momento irripetibile”, come canta in Giorni tutti Uguali. Per raggiungere questo obiettivo Fabio sceglie ancora una volta di affidarsi a grazia e memoria, due doti dello spirito essenziali per il suo modo di creare, sfornando 8 perle che, nel loro malinconico incedere, riempiono l’anima di luce.
La sublimazione di tutto questo è in Tra gli alberi combatto che diventa una sorta di manifesto, di dichiarazione d’intenti per il presente e il futuro, il senso profondo per cui il confronto con se stesso, con i propri limiti e la realtà che ci circonda è l’unico modo per diventare migliori.

solo chi è legato a se stesso
chi si nutre della propria personalità
resta nel fondo come un relitto
nella solitudine di ogni cosa che non cambierà

 

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