[Anteprima Esclusiva] “Moshi Moshi Pronto Pronto”, album di debutto di Filippo Poderini

Filippo Poderini – Moshi Moshi Pronto Pronto

TRACKLIST

01 Vuoto 
02 Cervia 
03 Ogni Tuo Difetto 
04 Dialing Bill 
05 Telefono Disco 
06 Idiomatik 
07 Glide 
08 Migliaia Di Metri 
09 Elettrolisi 
10 Animo 
11 Io So Che Tu Lo Sai 

Dopo aver abbandonato lo pseudonimo iF LFilippo Poderini si presenta con il suo vero nome ed un disco dal titolo profetico: “Moshi Moshi Pronto Pronto”, in uscita per l’etichetta umbra La Cura e distribuito da Microsolchi.

11 canzoni inquiete, tra entropia pop e meraviglia, con qualche romantica e dolce idiozia cantata qua e là (il singolo Cervia), dispensando pure buoni consiglio che chissà se poi Filippo stesso riuscirà a mettere in pratica (Ogni Tuo Difetto, Animo, Lo So Che Tu Lo Sai).

Per essere il lavoro di uno che suona da quando ha 12 anni ed è laureato in chitarra jazz, nel disco ci sono poche chitarre e sempre minimali, un sacco di batterie elettroniche, sintetizzatori nebbiosi, arpeggiatori e qualche arrangiamento d’archi, a sottolineare una certa nostalgia per periodi più spensierati della propria infanzia (Telefono A Disco), ma inasprite da un po’ di sarcasmo per non sprofondarci dentro con tutto il cuore (che poi lo sappiamo quanto sia faticoso stare in equilibrio in certe maree emozionali).

Ci sono poi dei brani in cui ti tuffi dentro te stesso con l’avidità del pescatore che, in fondo all’abisso, cerca un pesce strano e luminoso per togliersi la fame (Vuoto, Idiomatik).

C’è la componente danzereccia, elettronicissima e strumentale (Elettrolisi), a bilanciare l’unico momento acustico del disco (Glide) da cui si capisce che in fondo, a Filippo, piace anche la trap.

Pervaso da una strana miscela di ottimismo e malinconia, Moshi Moshi Pronto Pronto è un disco dal quale lasciarsi trasportare senza opporre resistenza.

 

 

Filippo Poderini
Una volta Filippo incontrò Mogol, che gli disse che doveva decidere che genere di musica fare. Siccome Filippo è cocciuto, figurati se gli dava retta, a Mogol. Iniziò quindi, a provare tutti, i generi.
Così studia Jazz al conservatorio di Bologna mentre scopre i CCCP (complice un’adolescenza punk); Thom Yorke lo ascolta mentre è in tour in Est Europa con la Mr No Money Blues Band. Poi, al concerto dei Telefon Tel Aviv, gli prende nostalgia di Bill Evans e finisce a ballare i Moderat in cuffia mentre fa un altro tour a Fuerte Ventura.
Forse lo fa apposta a essere fuori luogo, controcorrente, con dolcezza.
Crea così un progetto originale di musica Elettro Pop nel quale, con il solo ausilio di voce, chitarra, synth e loop station, propone una serata dalle atmosfere dance, indie e folk acustiche e coinvolgenti, tra sarcasmo e cassa in 4.
Dal 2017 si mette a fare concerti in solitaria e a produrre dischi. Dopo un tour da Roma a Praga 2 dischi Irony & Sorrow e Acoustic Dj, (Meltina Records) con lo pseudonimo iF L e, dopo aver arrangiato il disco Altrove col duo elettro rock Algo Vuol Dire Qualcosa (Resisto Distribuzione), Nel 2017 esce il suo primo disco autoprodotto Irony & Sorrow, 9 tracce in cui si passa dall’ EDM alle ballate, dagli Up Tempo fino al Funky Rap, il tutto miscelato da un sound indie anni ’90.
Nel 2018 esce Acoustic DJ in cui le premesse del primo disco vengono sviluppate e raffinate.
Nel 2020 abbandona lo pseudonimo iF L scegliendo il suo vero nome con le 11 tracce del disco Moshi Moshi Pronto Pronto, interamente autoprodotte.

 

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