[Recensione] Frames di Damien McFly: il nuovo album tra folk ed elettronica 

 

A cura di Erica Biscuolo

 

Damien McFly

Frames

 

 

TRACKLIST

Vega 

Slowly Fade Away 

Behind you 

On Our Own 

No Connection 

Immagine and Replace

Underneath my skin 

Mesmerised

My Cure 

 

Damien McFly, giovane cantautore padovano, presenta al pubblico il suo nuovo progetto, Frames, in uscita il 14 ottobre. Dopo aver suonato più di 500 concerti in 15 stati in seguito al tour del primo album, Parallel Mirrors, pubblicato nel 2015, che lo ha portato in tutta Europa, UK, USA e Canada, e la partecipazione a festival come SXSW, Canadian Music Week, BBC Carfest, International Richmond Film Festival e Home Festival, McFly torna in studio per la realizzazione del nuovo disco, un progetto composto da nove inediti che raccontano dei momenti più significativi degli ultimi anni della vita del cantautore.

L’album, anticipato dal singolo Imagine and Replace, che l’artista descrive come: “Una spinta a porsi domande, a togliersi quel senso di colpa che ti fa ricadere, o semplicemente ad accoglierlo e ricadere per rialzarsi ancora una volta”, rappresenta una galleria di ricordi ed esperienze collezionate negli ultimi anni e che immortala nei brani del progetto. Si tratta di un viaggio nella sua memoria che segna l’incontro tra due mondi, quello dell’indie folk che caratterizza il suo passato e quello dell’elettronica che rappresenta il suo presente. Parlando dell’album, McFly racconta:

Frames è un termine dai molteplici significati in inglese, in questo caso la traduzione corretta è “fotogrammi”. Questo è un album che raccoglie esperienze, sentimenti ed emozioni relative agli ultimi 7 anni. Mi piace pensare a queste canzoni come fossero fotogrammi tratti da film di questo periodo, un album di ricordi da sfogliare con gli occhi chiusi e le cuffie addosso. Con “Frames” ho voluto aiutare me stesso e la mia cattiva memoria a non dimenticare. Tendo molto a chiudere porte per aprirne di nuove, sono più portato per le nuove sfide e lo sviluppo di nuove idee che la conservazione o la rielaborazione di quello che è passato e l’uscita di quest’album non sarà un’altra porta chiusa, ma un tunnel di collegamento verso il futuro.” 

L’album dimostra la maturazione e la crescita dell’artista rispetto al precedente progetto, già acclamato da prestigiose testate quali MTV New Generation, Rolling Stones e ContactMusic per i brani I Cant Reply e New Start, e l’apertura a sonorità lontane dal folk è una scommessa rischiosa, ma vincente, grazie anche alle sapienti produzioni di Alex Marton.

Il risultato è un’interessante raccolta di composizioni dal sapore folk che trovano nuova linfa vitale a contatto con il sound moderno e fresco dell’elettronica, due anime che si fondono perfettamente in brani come No Connection (inserita anche in rotazione nella New Zone su MTV MUSIC Italia) o Underneath my skin, che dimostrano come due realtà apparentemente opposte e in contraddizione possano unirsi con estrema naturalezza, soprattutto quando accompagnate e guidate dal timbro graffiante e avvolgente del cantautore. 

Non mancano poi ritornelli catchy e hook accattivanti capaci di conquistare l’ascoltatore dal primo ascolto come avviene i brani quali Behind You, Slowly Fade Away e Mesmerised che gli valse nel 2018 la vittoria del Grand Prize nella categoria Folk del John Lennon Songwriting Contest di New York. 

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