[Live Report] Marlene Kuntz live @ Monk (Roma): buona la prima!

A cura di Renata Rossi

 

SETLIST

Come stavamo ieri
Ineluttabile
Vita su Marte
A fior di pelle
Io e me
L’aria era l’anima
Schiele, lei, me
La fuga
Lacrima
Impressioni di settembre (PFM cover)
Nuotando nell’aria
Uno
Mondo cattivo
La canzone che scrivo per te
Il genio

Bellezza
Lieve
Sonica

 

MONK, Roma  16/10/2022

Biennale MArteLive

Tre anni…
Tanti ne sono passati da quando i Marlene Kuntz si sono esibiti l’ultima volta dal vivo in un club. Le restrizioni cui ci hanno costretto questi anni di pandemia hanno impedito di poter svolgere le manifestazioni al chiuso nel modo in cui eravamo tutti abituati e che è più congeniale ad una band come quella di Cuneo: vicini vicini, felici di scambiarci emozioni e sensazioni, in un abbraccio collettivo tra noi e i musicisti.

Perché sì, ai concerti si può assistere anche distanziati, con le mascherine, il gel disinfettante a portata di mano, seduti o con delle bandierine a delimitare gli spazi. L’abbiamo fatto, siamo stati ubbidienti e pazienti. Mentre tutto il mondo lì fuori sembrava camminare, andare avanti nel nome del Lavoro e del Denaro, la cultura, la musica dal vivo sono stati messi in ginocchio per tanto, troppo tempo.
Dopo un lungo periodo di pausa, tutto in un certo senso viene amplificato: la gioia, l’esaltazione, il senso di liberazione. Poter assistere al concerto della più longeva rock band italiana, diventa un’occasione ghiotta: pochi musicisti sono capaci di dare tutto durante un concerto, di creare un’intesa così forte col pubblico, di offrire un’esibizione impeccabile sia dal punto di vista tecnico che emozionale. Ogni set dei Marlene si presenta come una tavolozza di colori che a fine concerto disegna un quadro magnifico.

La band deve presentare un lavoro nuovo, KARMA CLIMA, il loro concept sul cambiamento climatico, sul precipitare di una catastrofe che riguarda l’ambiente e che abbiamo il dovere di non ignorare. Karma Clima ci aiuta a porci delle domande, a soffermarci su quale sia il nostro ruolo, le nostre responsabilità, quali quelle della società in cui viviamo.
Musicalmente l’album segna un nuovo percorso e insieme un punto di arrivo; la camaleontica signora Marlene cambia ancora una volta: le urla si trasformano in riflessione, esame di coscienza, in un flusso cosmico e psichedelico. Lo sguardo scorge paesaggi sconfinati, filtra la bellezza della natura e di paesaggi destinati a scomparire per sempre, diventa preludio di un incubo che presto dovrà per forza impossessarsi delle nostre coscienze. Nel disco le chitarre vengono messe in secondo piano,  protagonisti del suono diventano questa volta orchestrazioni, strumenti elettronici analogici e tastiere.

Diventa davvero interessante, allora, scoprire quale sarà l’impatto di questa nuova creatura in un concerto dal vivo. Da Karma Clima vengono selezionati quattro pezzi che appaiono ben amalgamati ai brani storici e a quelli appartenenti ai loro ultimi album.
Il set di Godano e soci rappresenta appieno la loro storia musicale, con una fusione armonica di melodia e rumore che è da sempre il marchio di fabbrica della band cuneese; in questa nuova sapiente miscela vengono aggiunti suoni più dilatati, ampi, immaginifici in pieno stile Karma Clima.

Ricordiamo che il concerto è stato inserito nel progetto speciale di #ALTRNTV Festival della Biennale MArteLive, il più grande festival multidisciplinare diffuso d’Europa con oltre 1500 artisti provenienti da tutto il continente.

L’inizio del set è destinato ai cuori nostalgici: Come stavamo ieri e Ineluttabile sono ormai classici del repertorio marlenico, brani emozionanti e struggenti. Subito dopo  arriva un assaggio del nuovo album col secondo singolo, Vita su Marte, che regala una sorpresa per nulla scontata: chi è sotto il palco conosce già le parole di questo e degli altri nuovi brani, gode appieno di ogni singola nota e lo dimostra con un entusiasmo travolgente. A fior di pelle è esplosiva come sempre, così come pure Io e me e la sua impetuosa coda finale. L’aria era l’anima, La fuga e Lacrima tratti da Karma Clima vengono posti uno dietro l’altro, interrotti solo da Schiele, lei, me presentato da Godano come un brano che ha a che fare in un certo senso con gli altri tre e in particolare con L’aria era l’anima. Dove in Karma Clima è protagonista una visione distopica, disastrofica del nostro  futuro prossimo, Schiele, lei, me tratta da Senza Peso è invece la visione di un quadro, capace di scatenare in chi lo guarda fantasie e sensualità torbide.

La fuga e Lacrima, meno dilatati che su disco, sono già perfettamente rodati e travolgenti: la band è super carica, la solita intesa tra Godano e Tesio è ampliata dai suoni nuovi creati dal più giovane del gruppo: il polistrumentista Davide Arneodo che sul palco giganteggia tra  synth, violino e tamburi. Luca “Lagash”, al basso, è ormai una vecchia e consolidata conoscenza della band ed è colui che da sempre ha a cuore il problema dell’ambiente e della sostenibilità.
Dietro la batteria non può non notarsi un’assenza, quella dello storico batterista dei Marlene, Luca Bergia. A sostituirlo Sergio Carnevale, ex Bluvertigo, che ha preso parte anche alle registrazioni del nuovo disco.

Vengono eseguiti sul palco del MONK altri due classiconi della band: la struggente e nostalgica Nuotando nell’Aria estratta da Catartica, brano tatuato nel cuore di tanti fan storici e La canzone che scrivo per te, intramontabile canzone d’amore. La cover dei PFM Impressioni di settembre è un altro splendido pezzo che i Marlene hanno fatto proprio e che viene accolto alla grande dal pubblico.

Se Uno e Mondo cattivo, non sono scontati in una scaletta che deve pescare da trent’anni di repertorio, la prima parte dello spettacolo chiude con Il Genio, singolo estratto da Nella Tua Luce. Il brano è intenso, il rock teso, le chitarre in primo piano.

Una manciata di minuti e i nostri tornano sul palco: vedo riapparire Godano grondante di sudore ma visibilmente soddisfatto e penso a come, nonostante il problema del mutamento climatico per tanti sia qualcosa di lontano o di appena percepito, così non è. Siamo a metà ottobre, fa caldo, caldissimo da maggio, e a Roma credo ci siano oltre venti gradi in piena notte.

Bellezza, apre i bis, col suo testo intenso e ammaliante, una dichiarazione d’intenti del modo di fare arte, di essere Marlene. La bellezza oltre il profitto, la bellezza ovunque.

Noi cerchiamo la bellezza ovunque / e passiamo spesso il tempo così / senza utilità, quella che piace a voi / senza utilità, perché non serve a noi

A chiudere le danze ci pensano Lieve e Sonica, brani che hanno segnato un’epoca, marchiato una generazione in maniera indelebile per sempre.
Il live si conclude con i cinque musicisti soddisfatti e desiderosi di stringere la mano a chi è sotto il palco.

Marlene, buona la prima!

 

Queste le prossime date del tour

4 novembre
Live Club – TREZZO S/A (MI)
5 novembre
Capitol – PORDENONE
11 novembre
Supermarket – TORINO
13 novembre
Estragon – BOLOGNA
19 novembre
The Factory – VERONA

Tuttavia non finiscono qui gli appuntamenti coi Marlene Kuntz…

Giorni fa Cristiano Godano , in un vero atto d’amore e di gratitudine verso il suo pubblico e verso l’amministratore di Marlene Kuntz fan club, Simone Cama,  ha risposto in diretta Facebook alle domande e alle curiosità dei suoi fan. Tra le tante cose dette ha dichiarato in anteprima che il 2023 partirà con un tour teatrale durante il quale Karma Clima sarà presentato nella sua interezza e nella sua essenza, portando sul palco una serie di strumenti presenti nell’album.

Aspettiamo con trepidazione!

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