Brenneke: guida al post-cantautorato moderno

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È uscito il 5 aprile il primo album ufficiale di Brenneke, pseudonimo ideato da Edoardo Frasso per il suo progetto solista, dopo un ep nel 2013, giunge a noi questo nuovo lavoro di 8 tracce, intitolato Vademecum Del Perfetto Me” che vede alla batteria Matteo De Marinis e Mike Pastori alla tromba, registrato e mixato da Francesco Tosi.

Il cantautore di Busto Arsizio dopo diverse esperienze in gruppi musicali e moltissime date anche da solo in giro per la Lombardia, mette insieme questo materiale che esprime un interessante sensibilità, con quell’approccio molto in voga negli ultimi anni, in ambito neo cantautoriale Indie, dà sonorità Pop eleganti a ritmi più Electro/Industrial, i testi raccontano di incertezze, solitudine, crisi identitarie e altri mali di vivere tipici del nostro tempo ma non solo. Sicuramente affiliato al filone dei nuovi cantautori alternativi come Iosonouncane, I Cani, Calcutta, The Giornalisti, Palazzo ecc. Si distingue comunque per diversi elementi, tra cui sicuramente gli arrangiamenti molto curati dal taglio a volte Rock a volte più “”, e le dinamiche dei brani, spesso molto intense, che si discostano dal suddetto canovaccio. Edoardo ci porta così nel suo mondo rarefatto ed emotivo.

Il disco comincia con la strumentale che chiarisce subito gli intenti del nostro menestrello 27enne “Lascio Il Gruppo Per Intraprendere Una Carriera Solista” è un bel crescendo melodioso e vivo, dall’oscuro arpeggio iniziale si diramano drum machine, accompagnamenti sognanti e una tromba squillante che spezza l’ oscurità. “Le Cose Lucenti” è un brano scintillante dal taglio Pop molto efficace, potenziale Hit, la 12 corde è un cannone di armoniche e buone vibrazioni, la programmazione delle drum si fa articolata in chiave Depeche Mode ma più snella.“Se fossi Di Gesso” ci porta subito in territori più Electro in stile Alt-J, Radiohead, Massive Attack il brano è intenso e profondo ma allo stesso tempo ha una leggiadria tipica del Pop radiofonico, una Electro-Ballad dalle tinte malinconiche, tappeti polifonici, chitarrine lunatiche e patterns di batteria “Jungle-Jazz”, ottimo brano. Arriva poi “La Caricatura” e il suo approccio più Alternative Rock in un vestito di elettronica, in cui la critica sociale e civile si uniscono all’approccio moderno alla forma canzone, c’è qualcosa degli Afterhours nella metrica del cantato della strofa, e dei Nine Inch Nails più evanescenti nelle sonorità, “1997” è un brano ipnotico e avvolgente, fra Electro-Pop e Indie Rock e, come il titolo suggerisce, riporta alla mente band nostrane anni novanta come Bluvertigo o Subsonica ma con un approccio decisamente attuale e rinnovato, il cantato è ritmato ma onirico, chitarre e strings si alternano sulla ritmica, “Aforismi” con il suo intro che suona come un mix tra un jingle da videogame a 8 bit e il Battiato di “Summer On A Solitary Beach”, le sonorità sono infatti “ottanteggianti” ma allo stesso tempo d’avanguardia. “Zero” altro pezzo Indie Rock dal taglio cantautorale, ritornelli potenti, ottime le linee dei fiati, molto coinvolgente la ritmica del testo che funziona molto bene come in tutto l’ album del resto. Chiudiamo con gli arpeggi di “Reichelt”, i suoi cori e le linee vocali soffuse fanno da controcanto a un tappeto sonoro aeriforme dove ancora una volta la splendida tromba di Pastori disegna trame melodiche, dolci ed estatiche a segnalare la fine del viaggio o semplicemente un risveglio.

Lavoro ben confezionato sotto tutti i punti di vista, che farà felici ovviamente gli appassionati del genere ma io credo piacerà anche a chi proprio non mastica solo Indie, Neo-Cantautori e amenità Electro Pop come il sottoscritto. Pur non essendo propriamente “la mia tazza di the” l’ho ascoltato molto volentieri e secondo me questo ragazzo ha un brillante futuro, speriamo trovi spazio nell’affollatissimo panorama italiano di questo genere.

Brenneke-Vademecum Del Perfetto Me 2016

TRACKLIST

1.“Lascio Il Gruppo Per Intraprendere Una Carriera Solista”

2. “Le Cose Lucenti”

3. “Se fossi Di Gesso”

4. “La Caricatura”

5. “1997”

6. “Aforismi”

7. “Zero”

8. Reichelt”