Uscito il 17 Febbraio in formato cd ed lp per To Lose La Track e Dischi Sotterranei con distribuzione Audioglobe (ci sarà anche una versione su cassetta per All Ways Wrong Tapes), Core è il quinto album dei Cosmetic, pubblicato a distanza di tre anni dal precedente lavoro Nomoretato. Un disco essenziale e diretto, come nella migliore tradizione del trio, in cui un approccio musicale semplice ma curato costituisce uno sfondo perfetto per le piccole storie di quotidianità raccontate dal cantante.
“Durante il 2015 è stato scritto molto materiale, in più direzioni musicali completamente diverse, ma a fine tour quando si è trattato di tornare in sala prove, abbiamo sentito il bisogno di riappropriarci della elettricità e degli elementi base del nostro sound, dopo la sbornia multicolore di Nomoretato”.
La forza dei Cosmetic è senza dubbio il modo assolutamente sincero e senza sovrastrutture in cui si propongono. Non si fa fatica a riconoscersi nei testi della band romagnola nè a credere alla genuinità di queste piccole storie, piccole perchè intime e non certo perchè poco importanti, e questo porta alla realizzazione di canzoni che, senza troppi giri in aria, arrivano a colpire il cuore dell’ascoltatore. Semplice e curata, come detto, la parte musicale dei brani, una semplicità che è il risultato di un importante lavoro sui suoni.
“Il pezzo “Scheggia” parla della risonanza, che è un concetto applicabile in diversi ambiti, ad esempio nel devastante terremoto di Città del Messico nel 1985 furono distrutti solo i palazzi di tre piani perché l’ampiezza d’onda del sisma corrispondeva esattamente a 9 metri, l’altezza di questi palazzi: è esattamente la dinamica che fa risuonare le corde della chitarra che fischia in “Paura del principio” appoggiata al muro e registrata in feedback spontaneo, risonante con gli accordi del pezzo; così come è l’esatta dinamica di quando noi ci muoviamo, o commuoviamo, perché qualcosa corrisponde a noi e fa vibrare le nostre corde, ed è ciò che ci spinge ad andare avanti”.
Andare avanti.
Sembra proprio questo, alla fine, il senso alla base di Core: un nuovo passo avanti verso una maggiore consapevolezza di sé, della propria realtà, del proprio processo di crescita, un continuo anelito alla ricerca di uno sguardo sul mondo e sulle cose che ce le faccia comprendere nei loro aspetti più intimi.
Perchè, come cantano i Cosmetic in “Paura del principio“, breve e intensa chiosa del disco,
“Questo diventare se stessi non finirà mai”.
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